Un gemellaggio tra Messina e Aristotele. Lo ha proposto l’assessore al Turismo della Municipalità greca di Aristotele, Maria I. Pappa, accompagnata dall’operatrice turistica Sylia Maragou e dal Presidente della Comunità Ellenica dello Stretto Daniele Macris, nell’incontro avuto a Palazzo Weigert con l’assessore comunale al Turismo del Comune di Messina, Enzo Caruso.
A motivare un gemellaggio tra Messina e la città di Aristotele sarebbe il legame tra la città dello Stretto e uno dei discepoli del filosofo greco, Dicearco da Messina, nato nel IV secolo a.C. proprio in Sicilia. Dicearco era il pupillo di Aristotele ad Atene e oltre a essere filosofo fu anche biografo di Pitagora. Fu il primo a tentare di creare una rappresentazione cartografica della Terra suddivisa in meridiani e paralleli con il suo “Itinerario intorno alla Terra”, che servì come base di partenza per Gerardo Mercatore, padre della cartografia moderna. A Dicearco è dedicata oggi una via traversa del viale Regina Margherita a Messina.
Lo scopo di questo gemellaggio è quello di attivare i flussi turistici tra le due città, indissolubilmente legate da una cultura e una storia che si intrecciano tra di loro. Un’idea sarebbe anche quella di inserire degli scambi culturali tra gli alunni dei rispettivi licei cittadini. La città di Aristotele, situata nella penisola Calcidica facente parte della regione greca di Macedonia, fu fondata da coloni greci provenienti dalle isole Cicladi nel VII secolo a.C.; successivamente, nel 480 a.C., fu occupata da Serse I (antico re di Persia e d’Egitto, morto nel 465 a.C.).
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