Da Guttuso a Quasimodo, dalla pittura, alla scultura, alla letteratura. La Galleria d’arte moderna e contemporanea di Messina (GaMec), intitolata al critico Lucio Barbera, custodisce al suo interno capolavori che hanno segnato e rappresentato il ventesimo secolo italiano, riservando una particolare attenzione alla Sicilia e alla città dello Stretto.
Situata in pieno centro, nella via XXIV maggio, a due passi dal Monte di Pietà, la “Lucio Barbera” è stata inaugurata nel 1998 e rappresenta uno dei tanti tesori nascosti di Messina. Sebbene poco conosciuta e valorizzata, la Galleria provinciale racchiude, infatti, al suo interno, i caratteri, i colori e i temi che hanno definito l’Isola negli ultimi due secoli. Tra il blu, più o meno acceso e profondo, del mare e dei cieli siciliani, e il rosso e il giallo delle arance, dei limoni e dell’afa estiva, l’esposizione non può non colpire l’immaginario dei visitatori: in molti casi si tratta di ragazzi e bambini provenienti dalle scuole peloritane, incuriositi dai tratti e dalle forme che, pur lasciando ampio spazio all’immaginazione e all’interpretazione del singolo, tanto rappresentano la loro terra.
Suddivisa in tre sale principali, la Galleria permette di rivivere, attraverso le opere che custodisce, il fermento culturale del ‘900, seguendo un percorso che passa dagli artisti neorealisti del dopoguerra, come Renato Guttuso e Felice Canonico, agli esponenti italiani della Pop Art, per poi dedicare uno spazio a sé a pittori e scultori messinesi di fama internazionale come Giuseppe Mazzullo e Giuseppe Migneco. Tra le tante opere presenti, spicca il monumentale “Polittico” di Alighiero Boetti, uno dei principali esponenti dell’arte povera, composto da sette tele che si estendono per 7 metri di lunghezza. Ma l’opera forse più conosciuta e amata è “Il picconiere” di Renato Guttuso, dipinto nel periodo di maggiore impegno politico dell’artista di Bagheria e raffigurante, attraverso le proporzioni alterate, le fatiche del lavoro. E poi, ancora, uno dei “Concetti spaziali” di Lucio Fontana, che con i suoi dipinti affronta, tra le altre cose, il tema della dimensione spaziale nella rappresentazione figurativa.
Ma la Galleria ha al suo interno tante sorprese, come il ricco e interessante archivio dedicato a Salvatore Quasimodo, comprensivo della mostra permanente intitolata “La Vita non è Sogno”. Ogni anno, a dicembre, la GaMec ospita la “Settimana Quasimodiana”, giunta ormai alla sua settima edizione: sei giorni dedicati a periodi o temi specifici collegati al poeta, intellettuale e traduttore siciliano, durante la quale vengono organizzati concerti, letture, recital e manifestazioni di diverso tipo. L’archivio, ricco di materiale fotografico, manoscritti e cimeli di vario genere, è fruibile ogni giorno, dal lunedì al venerdì, come il resto della Galleria.
Orari e visite
Normalmente la Galleria d’arte è aperta dal lunedì al venerdì secondo i seguenti orari:
- mattina – dalle ore 9.00 alle ore 13.30;
- pomeriggio – dalle ore 15.00 alle ore 17.30.
A partire dal 4 marzo, inoltre, anche la “Lucio Barbera” rientra tra le strutture che aderiscono alla “Domenica al Museo” (#DomenicalMuseo) istituita dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBact).
Ogni prima domenica del mese, quindi, tutti i residenti della città dello Stretto avranno la possibilità di visitare gratuitamente la Galleria dalle ore 9.00 alle ore 13.30.
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