«Le steli egizie, cui si fa riferimento nel romanzo, esistono davvero. Non sono state ritrovate nel lago di Ganzirri ma ai lati dell’abside centrale del Duomo di Messina, ricoperte da uno spesso strato di cemento, durante un restauro del 1907». Sono queste le prime righe che Eliana Camaioni scrive nelle note di “Nessun dorma“, il suo nuovo romanzo, edito da Algra Editore.
Il nuovo libro di Eliana Camaioni
Un thriller che inizia con uno scambio di mail tra Alianna Braschi, che conduce «una vita tranquilla […], in un appartamento delizioso in una sonnecchiante cittadina di periferia», e il notaio Goffredo Passan che la invita a Venezia per l’apertura del testamento di un certo cavalier Alfonso Ricciardi. Da qui inizia l’avventura dei protagonisti che dovranno evitare una catastrofe tra luoghi conosciuti, mitologia e storie messinesi.
«Sul piano esoterico, Messina era stata fondata seguendo le forze di Orione, legate al culto delle divinità femminili (Iside, Diana, la Vergine); tant’è che fino al Cinquecento aveva vissuto il suo periodo di massimo splendore. Poi improvvisamente qualcosa cambia: la perdita dei privilegi portuali, la peste…».
Le storie di Messina
La nuova storia di Eliana Camaioni, già autrice tra gli altri de “Il legame dell’acqua” (Pungitopo, 2008) e “L’amoretiepido” (Pungitopo, 2014), è «liberamente ispirata – scrive ancora la Camaioni – alle tesi del volume di Alessandro Fumia, “Quaderno di Ricerca sulle Pietre Egizie del Museo di Messina”, Andrea Lippolis editore, Messina 2006, in cui viene riportata una presunta traduzione dei geroglifici». Valore aggiunto del nuovo lavoro, la copertina realizzata da Lelio Bonaccorso.
Il libro verrà presentato stasera, alle 18:45, al Museo Regionale di Messina. Dialogano con l’autrice: Daniela Conti e Cristina Marra. Gli allievi dell’Accademia “Il Sistina” regaleranno ai lettori un incontro coi protagonisti del libro. Presente anche l’editore Alfio Grasso.
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