«Messina avrà la sua Cittadella della Cultura». Sono queste le parole pronunciate dal Governatore Regionale Nello Musumeci. L’idea è quella di ristrutturare alcuni padiglioni dell’ex ospedale Regina Margherita, per un totale di trenta milioni di euro.
La città di Messina potrebbe avere la sua Cittadella della Cultura all’interno degli ex locali del nosocomio Regina Margherita sul viale della Libertà. «L’iniziativa – spiega Musumeci – punta alla valorizzazione della città, raggiungendo tre obiettivi precisi: recuperare un prezioso patrimonio architettonico di nostra proprietà in vergognoso abbandono, riqualificare un intero quartiere della città, dare a Messina un “Polo culturale” di cui si avverte la mancanza.»
La Cittadella della Cultura a Messina
In Italia esistono diversi esempi di “Cittadella della Cultura”, centri catalizzatori per l’arte e la cultura. Luoghi che ospitano biblioteche e musei. Per quanto possa sembrare una novità, in realtà il progetto della “Cittadella della Cultura” ,che dovrebbe sorgere nei locali dell’ex Regina Margherita, è previsto già da 5 anni, dalla legge 24/2015.
Adesso, Musumeci ha affidato le procedure di gara per la realizzazione del progetto al dipartimento regionale tecnico. La Cittadella della Cultura costerà 30 milioni di euro e all’interno ospiterà:
- Museo Archeologico
- Museo del Terremoto
- Biblioteca Regionale
- Uffici della Soprintendenza per i Beni Culturali.
L’ex ospedale Regina Margherita
Nel 1909, su sottoscrizione del prefetto di Messina, venne realizzato prima in baracca e poi in muratura. Originariamente contava, su una superficie di 14.000 mq e di centoquaranta posti letto, manteneva i servizi del vecchio ospedale, Pronto Soccorso, Cardiologia, Anestesia e Rianimazione, Emodialisi. Garantiva anche la presenza dei reparti di Medicina generale, Chirurgia generale, toracica ed addominale, Ginecologia ed Ostetricia, Pediatria, Urologia, Otorinolaringojatria, Malattie nervose e mentali, Malattie infettive, Ortopedia, Ematologia. Venne ulteriormente ampliato nel 1937. Nel 1938 garantiva 42.000 giorni di degenza. Oggi l’ex ospedale Regina Margherita ospita il consultorio dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
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