Si tramandano da una generazione all’altra, si narrano oralmente e si ascoltano da piccoli: sono i “cunti” siciliani, raccontati da Antonella Marascia in arrivo alla Biblioteca Comunale di Messina. La Marascia, infatti, è l’autrice di “C’era ‘na vota e c’era. Fiabe e favole siciliane” (Multiverso, 2022).
Un viaggio nel tempo, alla riscoperta di una lingua bellissima come il siciliano: «È un ritorno al passato – si legge nella nota –, attraverso il racconto di fiabe e favole siciliane che l’autrice ha realizzato utilizzando il suo dialetto di Mazara del Vallo». Nella “Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane” (1875) di Giuseppe Pitrè i “cunti”, le fiabe e le novelle vengono divisi in cinque serie: le favole di re, principesse e draghi, quelle che raccontano aneddoti divertenti, poi ci sono le tradizioni storiche, e ancora i proverbi e i modi di dire, infine favolette e parabole.
L’appuntamento è per venerdì 10 marzo, alle 17.00, alla Biblioteca Comunale di Messina; intervengono il Sindaco Federico Basile, Maria Pirrone e Francesca Mignemi. Letture a cura di Nicolò Arena e Giovanna Quartarone. Musiche a cura dell’Assessore alla Cultura Enzo Caruso.
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