Sembrerà retorica spicciola la frase utilizzata per il titolo di questo pezzo, dedicato alla 21ª stagione dei Magazzini del Sale, ma quando di mezzo c’è il teatro indipendente più longevo di Messina la parola “vita” è quella che rende meglio l’idea. Del resto Mariapia Rizzo e Domenico Cucinotta, direttori artistici dello spazio scenico di via del Santo 67, si occupano da sempre di: azione, voce, parola.
«Il teatro come forma d’arte rappresentativa – ci racconta Mariapia Rizzo – credo sia veramente insostituibile. Il teatro è vita. Al nostro pubblico non proponiamo solo distrazione, ma vogliamo che gli spettatori siano attivi. Quello che succede in teatro non è riproducibile, perché è mutevole. Ogni volta che il teatro si ripete, cambia. Il teatro è un’esperienza vitale».
Si parte sabato 22 ottobre, alle 21, con “Il Maestro e Bacchisio”, per la regia del trio Casablanca, Colnaghi, Mercadante (Compagnia Perle di Vetro); si prosegue domenica 23 ottobre, alle 18, con “Parole e Sassi”, un racconto-laboratorio dedicato ai più piccoli a cura del Collettivo Progetto Antigone, con Renata Falcone. Tra gli spettacoli anche il debutto di “Una storia di baffi” di e con Domenico Cucinotta e Mariapia Rizzo, una produzione del Teatro dei Naviganti.
Il teatro dei Magazzini del Sale
I Magazzini del Sale di Messina seleziona drammaturgie e compagnie teatrali che possano rispecchiare la loro stessa ricerca: lavori sulle identità, sulla condizione esistenziale, con uno sguardo molto attento alle sperimentazioni. Tra gli ospiti di questa stagione: Sabine Uitz del Piccolo Centro di Produzione Artistica Casa Valle Sturara/Via rosse; Marco Di Costanzo della Compagnia del Teatro dell’Elce di Firenze, Dino Lopardo del Collettivo I.T.A.C.A.. «Stiamo tornando – continua Mariapia – al punto in cui eravamo prima del covid, che non ci consentiva di programmare come prima», saranno infatti tre le sezioni previste, per 24 spettacoli: “Giusto un sabato”, “Doppia replica” e “Magazzini di Fiabe”.
«Proponiamo tre momenti diversi: quello del sabato – continua Mariapia Rizzo – che intreccia il teatro alla convivialità. Alla fine dello spettacolo, infatti, inviteremo il nostro pubblico a un piccolo rinfresco, per chiacchierare di quello che abbiamo visto, ma anche per condividere la nostra “casa”; l’appuntamento invece con “Doppia Replica” sarà dedicato alle nuovi linguaggi, ci saranno anche tre nostre produzioni che comprendono un debutto di Stefania Pecora e un debutto che vedrà me e Domenico Cucinotta di nuovo insieme in scena.
Infine, continuiamo a lavorare con il teatro per i bambini che è una cosa che amiamo in modo particolare; perché i più piccoli, ce ne siamo accorti durante la pandemia, hanno proprio fame di teatro. Inoltre, questo weekend arriva un appuntamento a cui tengo molto, curato dal collettivo nazionale Antigone; nel caso di Messina sarà Renata Falcone a raccontare la tragedia di Sofocle, ma non solo: i bambini alla fine dello spettacolo riscriveranno la storia di questo personaggio, che parla di scelte, di giustizia, ma anche di tirannia, argomento che in questo particolare momento storico non ci dobbiamo dimenticare». Perché il teatro, sarà banale, racconta la vita.
A questo link, invece, tutto il programma.
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