Messina, a Palazzo Zanca la mostra “silenziosa” in solidarietà alle donne afghane

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È stata inaugurata lo scorso 31 agosto, nel Transatlantico di Palazzo Zanca di Messina, la mostra “silenziosa” – organizzata e curata dall’esperto di arte contemporanea del Sindaco Alex Caminiti, in sinergia con gli assessori alle Pari Opportunità e alla Sicurezza Urbana, rispettivamente Laura Tringali e Dafne Musolino, in collaborazione con gli artisti del GAS, collettivo d’arte indipendente – dedicata alla questione afghana.

«La mostra – si legge nella nota ufficiale – vuole manifestare un segno tangibile di vicinanza e di solidarietà al dolore e ai sacrifici delle donne afghane che stanno vivendo uno dei momento più bui cui l’umanità sta assistendo, dopo i recenti fatti di Kabul e condannare la violenza perpetrata dai talebani al popolo afghano e in particolare alle donne».

Una mostra a Messina dedicata alle donne afghane

Protagonisti dell’evento saranno artisti provenienti da diversi Paesi del mondo: Felipe Cardena, Spagna; Svetlana Grevenyuk, Ucraina; Baxter, Regno Unito; Sadif, Egitto; Gimaka, Senegal; Scoot Mecfarland, Nuova Zelanda; Maori, tribù Paitangi; Ma Lin, Cina; e gli artisti italiani Alessandro Follo, Roberta Dallara, Giovanni Gatto, e Sabrina Di Felice.

«La fuga verso l’Occidente da Kabul e l’avvento dei talebani che hanno preso il comando dell’Afghanistan ha destato preoccupazione per chi ha a cuore – dice l’esperto Caminiti – la salvaguardia dei diritti umani e la vita dei soggetti più a rischio, come donne e bambini, il cui destino è nuovamente consegnato a un indicibile orrore.

Sono nostre madri, amiche, sorelle. Pertanto, attraverso l’allestimento di questa mostra intendiamo fare rete contro ogni forma di violenza ed essere vicini a tutte quelle studentesse di Kabul che nascondono i documenti di iscrizione all’università e che bruciano i vestiti e svuotano le trousse con i loro trucchi, che chiudono i profili Instagram, e che si procurano dei chadari, i burqa afgani per scongiurare la violenza dei talebani».

Nota a margine

Tra le opere esposte anche un sorta di gendarme che cammina su corpi nudi che ha scatenato gli utenti social per i segni di bomboletta spray. L’atto pittorico è voluto, tranquilli.

 

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