Madonna con bambino di girolamo alibrandi

Madonna di Alibrandi, Amata: «La Regione Siciliana si impegna ad acquistarla» (ma c’è un ma)

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Acquistare la “Madonna con Bambino e San Giovannino” del pittore messinese Girolamo Alibrandi e portarla al Museo di Messina (MuMe): questa la richiesta di un gruppo studiosi, storici dell’arte e semplici cittadini, in vista dell’asta programmata per domani dalla parigina Artcurial. L’appello alla Regione Siciliana è stato accolto dall’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Elvira Amata, che impegna Palazzo D’Orleans. L’impresa però non sarà semplice. Vediamo perché.

L’opera, la “Madonna con Bambino e San Giovannino” realizzata da Girolamo Alibrandi a Messina tra il 1514 e il 1516, è stata per lungo tempo fuori dal mercato, finché non venne acquistata da un anonimo francese nel 1983. Domani, venerdì 25 novembre, sarà battuta all’asta dalla casa d’aste francese Artcurial. Appresa la notizia, un gruppo di esperti del settore – tra cui gli ex direttori del MuMe, Caterina Di Giacomo e Gioacchino Barbera, diversi docenti dell’Università di Messina e l’ex assessore alla Cultura, Federico Alagna – ha lanciato un appello, firmato da oltre 200 persone, affinché la Regione Siciliana acquisti l’opera.

A rispondere all’appello è l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Elvira Amata: «La Regione Siciliana – spiega – è fermamente intenzionata ad acquisire la “Madonna con Bambino e San Giovannino”, il quadro attribuito al pittore messinese Girolamo Alibrandi che sarà messo in vendita dalla casa d’aste parigina Artcurial domani, 25 novembre».

Qual è il problema? Che la Regione non è arrivata con i tempi tecnici per partecipare all’asta, quindi si dovrà pensare a una trattativa con un privato: «Tuttavia – precisa in proposito l’assessore Amata – le procedure burocratiche previste dalla legge, che la Regione aveva già avviato, non consentiranno di formalizzare per tempo la partecipazione all’asta secondo le condizioni richieste dalla casa di vendita. Il mio auspicio è, pertanto, che un privato possa acquistare il bene con l’obiettivo di consegnarlo alla Regione Siciliana, affinché entri a far parte del patrimonio del Museo regionale di Messina. Per questo siamo pronti da subito a sottoscrivere un atto d’obbligo impegnandoci a rimborsare tutte le spese sostenute dal privato per acquisire l’opera». L’opera è stimata tra i 60mila e gli 80mila euro.

A questo link la scheda della casa d’aste.

(175)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.