Documenti mai visti, ma anche lettere e telegrammi che Salvatore Quasimodo riceveva da altri personaggi di spicco come Pablo Neruda, Renato Guttuso e John Steinbeck, saranno in mostra alla Torre Saracena di Roccalumera.
L’idea dell’esposizione, curata dal Parco Letterario Salvatore Quasimodo, nasce in occasione del 55° anniversario della morte del Premio Nobel per la Letteratura, originario di Modica. Allestito anche uno spazio dedicato a Maria Cumani, attrice, danzatrice e poetessa, compagna di vita di Quasimodo.
L’esposizione alla Torre Saracena di Roccalumera
I documenti inediti, in esposizione permanente all’interno della Torre Saracena di Roccalumera, sono stati donati dal figlio della coppia Alessandro Quasimodo, che interverrà da remoto. «Si ringraziano – scrive il Parco Letterario – anche Chiara Piccolo e Federico Mastroeni per l’importante contributo e la collaborazione dimostrati nelle fasi di ricerca, cura e allestimento dedicati all’Illustre Premio Nobel per la Letteratura 1959».
L’inaugurazione è in programma stasera, venerdì 7 luglio, alle 18.30. Presenti anche il sindaco di Roccalumera, Giuseppe Lombardo, l’assessore alla Cultura, Angela Puglisi e i responsabil del Parco Letterario, Carlo e Sergio Mastroeni.
Sulla Torre
La Torre Saracena di Roccalumera è stata realizzata durante la dominazione araba, ma la struttura attuale risale al 1400. Salvatore Quasimodo era particolarmente legato a questa costruzione, perché luogo d’infanzia e di gioco: nel 1956 pubblicava per la Mondadori “Il falso e il vero verde”, dedicata al fratello Enzo, morto prematuramente, con cui trascorreva i pomeriggi in bici, passando proprio dalla Torre di Roccalumera.
Nel 2000 la Torre è stata ristutturata; al suo interno sono già in mostra alcune opere del maestro siciliano. Oggi, la struttura è gestita dai volontari del Parco Letterario Salvatore Quasimodo.
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