Tre luoghi, tre foto, tre composizioni per ascoltare Messina e osservarla con occhi nuovi: in città sta per arrivare “Invisibile immagine sonora”, l’esposizione itinerante a cura di Federico Calogero e della podzine ituoigelatinipreferiti. L’appuntamento è fissato per il 7 settembre e prevede tre tappe in giro per il centro di Messina. Si consiglia di portare gli auricolari.
Loro sono Federico Calogero, laureato allo IED in arti visive, si occupa, tra le altre cose, di fotografia; Simone De Benedetto, in arte Karmagally, studia musica elettronica al Conservatorio Corelli di Messina e fa parte del duo Dr. Broscovich, oltre che de ituoigelatinipreferiti; Alessandra Mammoliti, giornalista, creatrice della podzine ituoigelatinipreferiti.
Insieme hanno messo su “Invisibile immagine sonora”, un’esposizione “one day” itinerante che prenderà il via alle 19.30 (appuntamento alle 19.00) di mercoledì 7 settembre con partenza dalla Scalinata Monsignor Bruno (alle spalle del Palacultura), per poi passare da villa Mazzini e approdare alla Passeggiata a Mare. In questi tre luoghi verranno mostrati dei codici binari, strutture fondamentali delle immagini digitali, che per l’occasione sono stati convertiti in file audio e quindi trasformati in composizioni sonore.
La ricerca parte dal paradosso della comunicazione contemporanea: siamo in grado di metterci in ascolto dei luoghi che, in modo quasi compulsivo, fermiamo sui nostri telefoni? «La frenesia della comunicazione contemporanea – dice Federico Calogero – ha creato in molti di noi il bisogno di documentare tutto. Ma qual è il confine tra la realtà che viene fotografata in quanto ci appare bella e la realtà che ci appare bella in quanto è stata fotografata? Questa bulimia fotografica mi ha bloccato. Ho pensato di iniziare a scartare, smontare un’immagine come un bambino che gioca col piatto davanti a sé quando non ha fame. Così, con ituoigelatinipreferiti, abbiamo immaginato di trovarci in un luogo e di osservarlo in modo diverso: ascoltandolo attraverso una struttura numerica».
«Il linguaggio del suono – dice Alessandra Mammoliti de ituoigelatinipreferiti – ci permette di osservare le cose in modo più autentico. Perché mettersi in ascolto richiede una concentrazione diversa rispetto agli altri tipi di fruizione a cui siamo abituati. Con il nostro progetto lavoriamo proprio su questo, realizzando narrazioni sonore site specific che possano restituire all’ascoltatore quello che la realtà ci racconta attraverso i suoni che fa. Ogni luogo suona in modo diverso, e ogni suono racconta una storia. E in una città caotica come Messina, ma legata inevitabilmente alla natura, si riescono a sviluppare trame sonore molto complesse. Nel caso specifico, però, Karmagally ha lavorato sui codici binari che compongono la struttura delle immagini digitali scattate da Federico».
«Il processo effettuato – dice Karmagally de ituoigelatinipreferiti – prevede una conversione di codici binari attraverso il software sunvox. Il file viene convertito in vari formati (frequenze di campionamento e profondità di bit) e utilizzato nelle sue varie versioni sia come fonte di generazione manipolata che come segnale di controllo della dinamica e dell’altezza di generatori (ovvero altri synth a generazione di onde periodiche) destinati all’aspetto ritmico/melodico della composizione, che rientra nel genere della musica algoritmica».
Solo alla fine del percorso verranno svelate le immagini e una bonus track. Maggiori dettagli a questo link.
(263)