Seguiamo il Collettivo Flock già da un po’ e adesso abbiamo deciso di dare un volto alle idee e fissare le parole su carta. La scusa è la 3a edizione di Discontinuo – an open studio. Una tre giorni – dal 21 al 23 agosto – per conoscere gli artisti ospiti della residenza artistica al Vicolo I Mandanici di Barcellona.
Così ci mettiamo in macchina e dopo 40 km (circa) veniamo accolti da Alessio Barchitta (in foto). Lui, nato a Barcellona ma di stanza a Milano, torna ogni estate nella sua città, per ritrovare le energie giuste e fare ricerca. «L’artista deve sperimentare e proporre nuovi linguaggi».
Alessio è molto (in ordine sparso): giovane, talentuoso, consapevole e assolutamente preparato. A sua disposizione, un intero palazzo per poter fare arte, a modo suo. Anzi a modo del Collettivo Flock.
Fuori dal Gregge
Nato nel 2013, il Collettivo Flock è composto da circa 15 persone, tutte sparse in giro per l’Italia, coordinate da Alessio Barchitta. Alessio si forma all’Accademia di Brera, lavora a Milano e l’estate se la passa in Sicilia. «Come posso trasferire quello che avevo imparato a Milano qui a Barcellona? – dice Alessio. E così ho deciso di fare il Collettivo Flock».
Dopo 4 edizioni di Pozzo di Goti in Arte, il Collettivo Flock vuole assolutamente organizzare una residenza artistica e ci riesce, ovviamente. «C’è una differenza sostanziale tra ospitare un’opera in uno spazio e pensare un’opera in quello spazio.» Fortuna, caso, destino. Alessio si ritrova con un intero palazzo tra le mani e molte idee da realizzare.
I piani del Collettivo Flock
Rimasto chiuso fino al 2017, il palazzo di Vicolo I Mandanici prende nuova vita grazie ai lavori di riqualificazione del Collettivo Flock. Due piani e un piano terra per creare, destrutturare, ospitare e fare arte. «Abbiamo sistemato noi, tutti i ragazzi hanno imparato a ristrutturare alla buona una casa.
Tre anni fa abbiamo fatto una prima prova di residenza, con dei ragazzi che conoscevamo. E dopo il diario di residenza, abbiamo fatto un bando pubblico. Le proposte quest’anno sono state una novantina. Ne abbiamo selezionati sessanta e alla fine abbiamo scelto tre progetti».
Artisti in residenza
Alice Paltrinieri, Alice Lotti e Patrizio Anastasi (Studio tuta) e Viktoria Nianiou. Sono loro gli artisti scelti dal Collettivo Flock per Discontinuo 3 – an open studio. «La logica del Collettivo è quella di assegnare ad ogni artista uno spazio vuoto e riempirlo con le storie del contesto».
Il contesto è quello siciliano; contraddittorio, incerto, a tratti precario. Un vero sogno per chi fa arte. Così dal 25 luglio, gli artisti si stanno facendo contaminare dal territorio e costruendo il loro personale racconto. Dentro il palazzo, mangiano, dormono, condividono e creano.
- Alice Paltrinieri: è di Roma, mai stata a Barcellona. Atterrando da Berlino in Sicilia, le sue idee hanno, per certi versi, cambiato direzione. «Mi piace lavorare con il territorio. La prima cosa che ho notato appena sono arrivata sono stati i cassoni dell’acqua che sbucano dai palazzi e il vento. Da questa associazione di idee ho dato vita alla mia installazione. Sto lavorando sul terremoto, legandolo ad un fatto ambientale e architettonico. Voglio portarmi dietro il luogo, per questo è tutto impacchettato. Riproduco delle cose per portarle con me.»
- Studio tuta: Alice Liotti e Patrizio Anastasi invece sono di Torino. La ricerca qui si splitta in due dimensioni: la lana e il normografo. «Siamo partiti dalle mattonelle rotte che abbiamo raccolto durante una delle nostre uscite e da qui abbiamo fatto dei normografi. Le mattonelle le abbiamo scansionate, abbiamo fatto delle matrici e abbiamo realizzato gli arazzi e i poster. Da un elemento abbandonato abbiamo ricostruito cose nuove.»
- Viktoria Nianiou: Viktoria è greca ma vive a Madrid. A lei interessa la relazione tra uomo e natura, soprattutto quella esotica. «La natura è diventata estraniante. Qui recupero della flora autoctona. Pale di fico e i piccoli elefanti che abitavano l’Isola. Quando sono arrivata sono rimasta sorpresa dalla presenza di queste piante, una specie invasiva. Sto creando un sorta di archivio sulla flora del luogo.»
Quello che non ti aspetti
Insieme ai tre progetti, in mostra a Discontinuo 3 anche le opere scultoree di Alessio Barchitta che sta lavorando a una installazione, anche sonora. Alessio sa assolutamente cosa dire e come dirlo. «Parto dai simboli conosciuti da tutti e poi riscrivo questa prima impressione. Qui in Italia, forse per malinconia, siamo ancora legati a certi linguaggi artistici tradizionali. Invece, dobbiamo sperimentare.»
Le fuori residenza
- Edito/Inedito (Balloon Project): 10 libri d’artista. Daniela Ardiri, Francesco Balsamo, Giovanna Brogna Sonnino, Laura Cantale, Irene Catania Sophie Calle, Fischli & Weiss, Damien Hirst, Urs Lüthi, Pipilotti Rist
- Seconda classe: libro fotografico con le fotografie di Massimo Imbesi, scomparso a Stromboli nel 2019
Info utili:
Ingresso dalle 18.30. Obbligatoria la mascherina, non necessaria la prenotazione.
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