Il Parco di Tindari e le sue storie: il nuovo video di Giuseppe Famà

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Il Parco di Tindari, a pochi chilometri da Messina, è un luogo dalla bellezza straordinaria, ma è complesso riprenderlo per via delle sua architettura risalente al III secolo a.C. e il suo delicato ecosistema; lo sa bene Giuseppe Famà che in collaborazione con il Parco Archeologico di Tindari, ha realizzato un nuovo video; «l’area archeologica di Tindari – dice Giuseppe – è un luogo che chi capita nel messinese non può non visitare».

In un’area di piccole dimensioni, infatti, si concentrano molte storie: quella del santuario della Madonna Nera, quella archeologica del Teatro greco e quella della Riserva Naturale di Marinello, straordinario posto in cui trovare rifugio dal caos e dallo stress. Luogo ideale per trascorrere qualche giorno, magari le prossime vacanze pasquali.

Le storie di Tindari

A 268 metri d’altezza si sporge il promontorio di Tindari, è proprio lì c’è una piccola bellezza tutta siciliana dal quale il panorama si stringe e si allarga tra il Golfo di Patti e le Isole Eolie e poi: la Basilica che ospita la statua di origine bizantina della Madonna Nera, l’area archeologica e la Riserva naturale di Marinello; le zone sono collegate dal sentiero Coda di Volpe.

«Per quanto riguarda l’area archeologica, – continua Giuseppe – si tratta di un’antica città greco-romana fondata da Dionigi di Siracusa nel 397-6 a.C. come fortezza e avamposto militare. Venne occupata dai Cartaginesi, guidati da Annibale, nel 264 a.C., e dieci anni dopo conquistata dai romani; nonostante resistette ad una frana, prima, e a un terremoto (365 d.C.) dopo, conobbe la sua fine per mano degli arabi che la devastarono nell’836 d.C. Il teatro greco-romano fu costruito con blocchi di pietra arenaria dai greci nel III° secolo a.C.; la curiosità sta nel fatto sfrutta la naturale conformazione “a conca” della collina, nella quale furono scavate le gradinate dei sedili della cavea».

E proprio il teatro ospita diversi festival di danza, musica e teatro. Tra i più recenti, l’Indigeno Fest che, dopo lo stop di un anno, tornerà a Tindari il prossimo 29 luglio 2022. Dal 2014, il festival musicale, organizzato da Leave Music, ha ospitato artisti come: Eugenio Finardi, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Afterhours.

«Per farla breve – aggiunge Giuseppe Famà – Tindari è un luogo dove in un attimo si dà sazio al desiderio di cultura». Giuseppe Famà ha già raccontato in video altre storie siciliane, come per esempio: il Castello di Milazzo, l’altopiano dell’Argimusco, il Castello di Santa Lucia del Mela e le Piscine di Venere.

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