SUMA è l’acronimo di: sono una mostra autoctona ed è la nuova collettiva curata dal Collettivo Flock, che ogni estate torna nello spazio DISCONTINUO di Barcellona, in provincia di Messina, per raccontare quello che succede nel mondo dell’arte contemporanea: dalla scultura, alla video art, arrivando alla fotografia. Sono dieci gli artisti, tutti siciliani, che presenteranno le loro opere venerdì 19 e sabato 20 agosto, dalle 18:30.
«Partendo dalla ricerca sugli artisti siciliani – scrive il Collettivo Flock – abbiamo ritenuto necessario mettere insieme un gruppo di artisti e artiste che siano nativi del territorio e che lavorino anche nel contesto dell’isola, selezionando opere diversificate nel linguaggio ma comuni negli intenti. In un periodo che vede il proliferare di studi condivisi e progetti corali sul territorio nazionale, il Sud Italia rimane un’area dove, per estensione e numero di addetti, risulta meno agevole fare gruppo».
Il Collettivo Flock in mostra
Vi abbiamo già raccontato del Collettivo Flock, che dedica la sua attività curatoriale al rapporto tra territorio e produzione, attraverso i luoghi, delle opere d’arte. E anche con SUMA si avrà la possibilità di scoprire in che modo gli artisti vengono stimolati dalla realtà che li circonda. «SUMA – continua la nota – è un acronimo ironico che mette al centro del discorso curatoriale l’autoctono come scelta che prescinde dalle dinamiche del mercato dell’arte nazionale e rivela l’autenticità della produzione siciliana».
Così ci muoveremo tra la fluidità del tempo e dello spazio di Raffaele Greco, l’archivio fotografico di famiglia di Daniela Ardiri, l’organicità e il rituale di Emanuela Barilozzi Caruso, l’inconscio e la fotografia di Fabrizio Previti, i pezzi di ovatta sintetica di Alessandro Costanzo, i quaranta flauti di Davide Fontana, gli oggetti sacri e profani di Noemi Priolo, la video animazione di Rita Casdia, le figure zoomorfe di Salvatore Pione, le pitture di Federico Severino. Inoltre, anche quest’anno torna Cynara flower project, progetto curato da Alessio Barchitta e Silvia Maiuri realizzato esclusivamente con fiori autoctoni.
DISCONTINUO si trova in via Placido Mandanici n.2 a Barcellona.
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