Nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, Lunedì 11 alle 9.30, si svolgerà la conferenza, patrocinata dal Comune di Messina e rivolta agli studenti, dal titolo “Ho visto la guerra, per questo amo la pace”. Dopo i saluti in apertura di Michele Cerami, direttore del centro studi del Forte Cavalli, seguiranno le proiezioni di Messina sotto le bombe e gli interventi del direttore del Museo di Forte Cavalli, Vincenzo Caruso, su “Il valore educativo della memoria”, dell’artificiere Corrado Loiacono, su “Il munizionamento aereo sganciato dalle fortezze volanti rinvenuto in città”, di Nico Galatà e Renato Colosi “I ragazzi del ’43”, e di Giulio Santoro “I ricordi di uno studente di scuola media”; moderatore Domenico Interdonato. Messina subì l’impressionante bilancio delle massicce e incessanti incursioni dei bombardieri; 74 incursioni furono effettuate prima del 30 luglio 1943, altre 346 sino all’8 agosto, 2.459 sino a giorno 17, oltre a 4 bombardamenti navali. In quel tragico mese furono quindi sganciate 6542 tonnellate di bombe, che distrussero la città al 70 per cento. Il 31 gennaio del 1978 fu concessa a Messina la medaglia d’oro al valor militare, perché “già duramente provata dal terremoto del 1908, risorta, è stata, durante la guerra 1940 – 43, obiettivo di incessanti bombardamenti aerei e, nel periodo dell’invasione dell’isola, campo di una lunga lotta che la distrusse”. La popolazione messinese, stremata e dolorante, sopportò stoicamente la grande tragedia e, con Decreto Presidenziale del 3 ottobre 1959, fu attribuita la medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: “Nobile e antica città della Sicilia, duramente provata da calamità naturali e da eventi bellici, con impavida tenacia e sublime abnegazione da parte della popolazione, due volte risorgeva dalle macerie, mantenendo fiero e intatto il suo amore di Patria”. La consegna avvenne nel palazzo municipale il 4 novembre 1959.
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