Dopo un anno dalla prima personale, le opere di Francesco Bavastrelli ritornano ad essere protagoniste indiscusse nella seconda mostra del pittore messinese delle forme astratte e della libertà espressiva. L’appuntamento per l”inaugurazione è fissato per venerdì 28 aprile, alle ore 19.00, al Salotto Fellini di Messina.
“Emozioni a colori” è non solo titolo ma anche messaggio, rivolto a tutti, di lasciarsi coinvolgere dall’arte, appassionarsi alla pittura. Ancora una volta, il maestro decide di stupire curiosi e visitatori con una serie di dipinti raffiguranti vari momenti della sua vita.
La mostra si presenta al pubblico con un taglio innovativo e con la consueta cifra stilistica che caratterizza i suoi lavori. Al centro, la celebrazione a tutto tondo delle emozioni. La vita viene raccontata in due sezioni con tagli spontanei e inconsueti.
I quadri di Bavastrelli raffigurano, nella prima sezione, i musicisti che molto hanno dato alla musica entrando nelle vite di noi tutti. È nella seconda sezione che le tele parlano della vita nella sua essenza, in tutte le sue sfaccettature, in tutte le più vivaci varianti di colore, espressione più tipica dello stile bavastrelliano. Attraverso l’arte, il pittore immortala il mondo della musica con i suoi personaggi più significativi e, attraverso le sue creazioni astratte, mette in luce la parte più viva della vita.
Venerdì 28 aprile, a Messina, il Salotto Fellini sarà teatro di un dialogo aperto tra arti diverse, visive, ludiche e ricreative in dialogo tra loro. L’inaugurazione avrà inizio alle ore 19 e proseguirà fino alle 21. La mostra sarà visitabile tutti i giorni e rimarrà aperta al pubblico fino a giovedì 4 maggio prossimo.
Nella giornata conclusiva, “Stasera facciamo Arte”, Francesco Bavastrelli e Dimitri Salonia realizzeranno una performance artistica che, oltre a regalare spettacolarità e divertimento, rappresenterà l’occasione per un primo, diretto approccio alla creatività e alla passione artistica. Una sfida tra artisti all’ultimo colore per offrire a tutti la possibilità di parlare d’arte.
(173)