Tutta la controversa fragilità di Edda Ciano, prende vita nel nuovo musical di Dino Scuderi, dal titolo “Edda Ciano tra cuore e cuore”. In un tipico Caffè anni ’50, una piccola orchestrina esegue la sigla finale della serata, mentre i pochi avventori rimasti ballano stancamente, fumano e ridono. In un tavolino appartato, Edda beve e fuma in solitudine.
Inizia così “Edda Ciano tra cuore e cuore”, grazie ai testi scritti insieme ad Elisabetta Tulli, che sarà messo in scena dalla “Compagnia della Marca” a fine aprile. A distanza di più di un decennio dal complesso “Salvatore Giuliano”, il musicista messinese ha scelto di cucire parole e musica per ricomporre uno dei periodi più tragici delle vicende italiane, popolato da personaggi controversi, che, da dominatori della Storia, ne diventano, a poco a poco, burattini e vittime: “Mi è stato detto che qualcuno storcerà la bocca di fronte a questo spettacolo o possa considerare poco opportuno riesumare questa vicenda – ha dichiarato Scuderi – ma ciò che potrebbe apparire come pregiudizio non penso debba scoraggiare la voglia irrefrenabile di chi ama raccontare. Il musicista e compositore messinese confessa di “di non essere mai stato particolarmente attratto da storie in cui sono schierati i classici buoni da una parte e i cattivi dall’altra, oppure da vicende i cui protagonisti sono eroi. Edda, per esempio, non fu un eroina e, peraltro, non credo si preoccupasse molto per risultare simpatica. Fu piuttosto una donna al cui mondo che la circondava rispondeva con un atteggiamento algido e distaccato e che il destino, quasi a volerla sfidare, volle mettere a dura prova. Crebbe – continua Scuderi – sovrastata da due monumentali figure maschili: da una parte il padre e dall’altra il marito, i quali ne condizionarono inevitabilmente l’esistenza, nel bene e nel male. Fu quindi di animo ribelle, soprattutto al ruolo relegato in quel tempo alla donna e, ancor più, ad una moglie : donna di casa, devota al marito e paziente, soprattutto paziente. Mi preme molto ringraziare la Compagnia della Marca e Roberto Rossetti per la fiducia nuovamente accordatami mettendo in scena , con grande sacrificio e passione, questo nuovo spettacolo”.
“In scena Edda calata in un “nontempo” teatrale e costretta in un’unica ambientazione scenica che fa da cornice a danze spumeggianti e canzoni, rivive (o vive o immagina o ne è vittima) una parabola esistenziale che la porterà da viziata figlia amatissima del Duce a moglie che cercherà di salvare il marito dalla fucilazione, mettendo da parte il cuore che batteva per il padre, al quale si ribella, in favore dell’amato Galeazzo. Attraverso appassionanti melodie è la forza dell’amore oltre la guerra, il dolore, l’affetto filiale, quello che resta in un pirandelliano gioco delle parti con un finale mozzafiato”.
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