Una rentrée in grande spolvero che racconta dieci anni di Arte. È quella che vede protagonista Filippo Andronico – scultore, pittore e designer con studio a Roccalumera – dal 9 agosto al 7 settembre nella sala Giovanni Di Giovanni della Biblioteca Comunale di Taormina, la stessa che due anni fa ospitò la sua intrigante mostra “Femminile Singolare” accolta da un grande successo di pubblico e di critica. Dieci anni di percorso artistico racchiusi in un racconto sintetico ma esaustivo che, in un allestimento rigoroso e senza sbavature, si dipana in oltre una ventina di opere prodotte dal 2004 al 2014: 21 dipinti a olio su tela, olio e rame su tela e 4 sculture in terracotta e rame che declinano soprattutto un universo femminile reso con i toni bruciati del rosso e del marrone ed esaltato dai caldi guizzi del rame, mischiato sapientemente alla terracotta o usato come materica base di colori ad olio.
Visi dai profili netti e dall’espressione povera di sorrisi, ingentiliti da compassate acconciature di chignon dal sapore antico, corpi nudi destrutturati o mollemente distesi in un’esaltazione di fianchi pingui, la “donna” di Andronico parla con stilemi modernissimi il linguaggio di un Mediterraneo dal remoto passato, della Femminilità venerata per la sua fertilità, del culto della Dea Madre, icona del femminile materno sacro, divinità della vita, della morte e della rinascita. Sono soprattutto queste “Donne del Sud” forti, dall’atteggiamento solenne e dall’attitudine ieratica, a riempire a tutto campo le grandi tele dell’artista; gli uomini vi hanno diritto d’accesso solo se “speciali”. Come gli stilizzati profili, realizzati con olio e rame su tela, che ritraggono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, omaggio al coraggio di questi eroici “Uomini del Sud”, o ai primi e primitivi artisti conosciuti — quelli dedicati agli “Uomini di Lascaux” —, dove il rame allude all’ocra originario.
La mostra di Filippo Andronico, le cui opere sono esposte in permanenza in alcune gallerie di New York e San Francisco, rimarrà aperta fino a domenica 7 settembre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00.
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