7 dischi da ascoltare in quarantena

Dai Beatles a Brunori Sas: 7 dischi da (ri)ascoltare durante la quarantena

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Non c’è quarantena che non si possa trascorrere con un po’ di sana musica. Dopo le serie tv, infatti, abbiamo ancora spazio e tempo da dedicare a 7 dischi. 7 dischi da ascoltare o riascoltare per combattere la reclusione e la noia.

La musica fa bene, sempre. E in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando – le misure di contenimento per diminuire il contagio da coronavirus – ancor di più. Esistono diversi studi che parlano di musicoterapia, molti dei quali dichiarano che la musica abbia la capacità di stimolare la nostra immaginazione e modificare il nostro stato d’animo.

Sarà anche questo il motivo della proliferazione di flashmob in balcone? Ad ogni modo, armatevi di giradischi perché qui si suonano 7 dischi contro la quarantena. Un crescendo di emozioni per ritrovare l’equilibrio, stando comodamente a casa. Siete pronti?

Restiamo in casa – l’inno della reclusione

Il primo singolo scelto per la quarantena è, ovviamente, Restiamo in casa di Colapesce. Quasi un veggente questo Lorenzo Urciullo quando nel 2012 debutta con un “Meraviglioso declino” per 42Records.

L’album – bellissimo – vi farà tornare in mente le onde dello Stretto e la voglia di mettersi sotto il sole bollente dell’estate. Al momento possiamo solo immaginarlo e contare i giorni che ci separano dalle spiagge caldissime e affollate.

Insieme a Restiamo in casa, altre 12 tracce registrate tra Lecce, Milano, Siracusa e Bologna. Un lavoro superbo per un cantautore che riesce a trasformare i dischi in poesie.

Komm, Gib Mir Deine Hand – i Beatles cantano in tedesco

Il secondo disco da riascoltare per questa reclusione forzata è senza alcun dubbio Komm, Gib Mir Deine Hand, versione germanica della più famosa “I Want to Hold Your Hand” dei Beatles. Il singolo – come molti dei 4 favolosi di Liverpool – non fa parte di nessun album ma venne pubblicato semplicemente come A-Side.

La storia ci dice che il 29 gennaio 1964, negli studi della EMI di Parigi venne registrata la versione tedesca del singolo più venduto in assoluto dei Beatles (15 mila copie). Questa reinterpretazione venne poi pubblicata nella raccolta “Rarities”. Inoltre, questo fu il primo brano dei Beatles a essere inciso con un registratore a 4 piste, una vera rivoluzione musicale per quei tempi.

Komm, Gib Mir Deine Hand, oltre ad essere uno dei dischi della quarantena, è contenuto nella colonna sonora di “Jo Jo Rabbit”, film del 2019 scritto e diretto da Taika Waititi, vincitore di un Premio Oscar come miglior sceneggiatura non originale.

Ciuri, ciuri – per quelli che hanno voglia di cantare

C’è chi cucina, chi legge, chi guarda film e c’è chi ha voglia di cantare. Il disco della quarantena in questo caso è: “Ciuri, ciuri”. Una delle canzoni siciliane più popolari, scritta dal compositore catanese Francesco Paolo Frontini nel 1883.

“Ciuri, ciuri” negli anni è stata reinterpretata da moltissimi artisti, da Mina a Gabriella Ferri, fino a un remix  durante Tomorrowland, celebre festival di musica elettronica.

Noi, per le vostre serenate, suggeriamo la versione di Roy Paci & Aretuska.

Take my hand – ci abbracciamo a distanza

La voglia di abbracciarsi in questo periodo è aumentata a dismisura, per placare la vostra fame di contatto, consigliamo Take my hand dei Jennifer Gentle. Anche questo tra i dischi della quarantena. Il singolo è estratto da “The Midnight Room”, album del 2007 registrato interamente da Marco Fasolo in una vecchia scuola abbandonata.

Per chi non conoscesse i Jennifer Gentle, sono un gruppo padovano di rock psichedelico nato nel 1999. Primo gruppo europeo ad avere un contratto con la Sub Pop di Seattle, quella dei Nirvana e dei Soundgarden per intenderci.

Dopo oltre dieci anni di silenzio, i Jennifer Gentle sono tornati nel 2019 con un album omonimo, dopo un lavoro durato due anni. Perché alla fine tutto torna, la musica e, anche, la libertà.

Canzone contro la paura – canzoni che ti salvano la vita

Rimaniamo in Italia ma ci spostiamo a sud dello Stivale, a Cosenza per l’esattezza, città natale di Dario Brunori. Ed è proprio la sua Canzone contro la paura ad essere la quinta della nostra playlist per la reclusione forzata.

Il singolo – neanche farlo apposta – è estratto da “A casa tutto bene”, quarto album della Brunori Sas, uscito a gennaio del 2017, per Picicca Dischi.

Le paure quotidiane si possono affrontare anche grazie alle canzoni, così come accade in tutto il disco di Brunori, così come accade durante il coronavirus.

Wait – godiamoci l’attesa

Altro giro, altro disco dedicato alla quarantena. Wait del duo francese M83 forse vi farà commuovere un po’. Il singolo fa parte di “Hurry Up, We’re Dreaming”, sesto album della band, pubblicato nell’ottobre del 2011.

Registrato a Los Angeles, il lavoro degli M83 è stato inserito al terzo posto nella classifica dei migliori dischi del 2011 da Pitchfork.

Da vedere anche il video di “Wait”, che chiude una trilogia “sognante” iniziata con “Midnight city”. Da ascoltare quando cala la notte e siamo soli con i nostri pensieri.

Farewell – andremo tutti a ballare

Chiudiamo questa mini playlist dedicata ai dischi della quarantena con Farewell di Francesco Guccini. La crisi finirà e quando sarà, torneremo a girare la città a passo di danza.

Giorni lunghi fra ieri e domani, giorni strani, giorni a chiedersi tutto cos’ era, vedersi ogni sera; ogni sera passare su a prenderti con quel mio buffo montone orientale, ogni sera là, a passo di danza, a salire le scale e sentire i tuoi passi che arrivano, il ticchettare del tuo buonumore, quando aprivi la porta il sorriso ogni volta mi entrava nel cuore. Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova, era tanto potere parlarci, giocare a guardarci, tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino, religione del tirare tardi e aspettare mattino; e una notte lasciasti portarti via, solo la nebbia e noi due in sentinella, la città addormentata non era mai stata così tanto bella.

 

 

 

 

 

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