Camminare nella propria terra e scoprire ciò che secoli di storia hanno nascosto. Nell’ambito del progetto “Vie Francigene di Sicilia” viene presentata “Da Palermo a Messina per le montagne”, una guida rivolta a chi vuole attraversare antiche vie siciliane ricche di tradizioni, cultura, buon cibo e sorrisi.
Un itinerario storico attraverso le cime delle Madonie, i boschi dei Nebrodi e le vette dei Peloritani, fino allo Stretto, antica porta dell’isola sull’Oriente. L’Associazione “Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia” ha organizzato una serie di incontri per presentare “Da Palermo a Messina per le montagne”, la nuova guida edita da Terre di Mezzo per scoprire il fascino di una Sicilia nascosta.
Sono due gli appuntamenti in programma nella provincia di Messina: venerdì 14 dicembre alle ore 19,30 presso lo Spazio Eventi di Novara di Sicilia e sabato 15 dicembre alle ore 16,30 presso il salone dell’Azione Cattolica di Messina.
L’Associazione “Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia” è nata nel 2009 con l’intento di rimettere a percorribilità il sistema di sentieri e “trazzere” di tutta la regione. Ne sono nati quattro progetti: la Magna Via Francigena®, la Via Francigena Palermo-Messina per le Montagne, la Via Francigena Fabaria e la Via Francigena Mazarense.
«Già da alcuni anni – si legge sul sito dell’associazione – numerosi studi scientifici di settore sulla viabilità siciliana antica hanno riportato in luce il complesso sistema viario che attraversava e attraversa la Sicilia, percorrendone linee di costa e linee montane e toccando i più grandi insediamenti, indigeni prima e greci poi. Tale sistema permetteva di connettere, con precisi criteri di funzionalità, punti importanti nel territorio, insediamenti, villaggi o centri embrionali di commercio e scambio, connettendoli tra di loro per mezzo di sentieri battuti dalle popolazioni che lì abitavano sin dal XV sec. a.C.».
Il progetto “Vie Francigene di Sicilia” è nato da un gruppo di amici che avevano in comune l’esperienza scout, la passione per il Cammino di Santiago e la Francigena “maggiore” e, soprattutto, il desiderio di camminare nella propria terra e la volontà di riscoprire ciò che secoli di storia avevano nascosto.
«Siamo un’associazione di camminatori, studiosi e ricercatori e ci occupiamo di ripercorrere a piedi, o in bici, o ad asino le vie più antiche di Sicilia, un sistema intrecciato che è stato percorso da Greci, Romani, Bizantini, Arabi e dai cavalieri Normanni. Proviamo a percorrere queste vie rispettando la storia e il passato e stando attenti ad evitare quanto più asfalto possibile».
I “SiculiViandanti” si muovono così sulle tracce di questo sistema di vie che ha permesso da sempre di muoversi attraverso le valli e le piane della Sicilia, verso i porti d’imbarco di Messina, Palermo, Mazzara del Vallo per l’Italia, l’Europa o la Terra Santa.
Si tratta di un sistema di più di 900 km di vie che permettono di camminare in zone spesso lontane dal grande turismo ma ricche di tradizioni, cultura, buon cibo e sorrisi. L’accoglienza è garantita da strutture convenzionate o da alloggi “pellegrini” messi a disposizione dalle amministrazioni comunali, dalle parrocchie o dalle associazioni che rendono attiva la cittadinanza.
In particolare quello presentato nella nuova guida “Palermo-Messina per le montagne” è un cammino di circa 370 km, in 20 tappe, che unisce le cime delle Madonie ai paesaggi montani dei Nebrodi fino alle vette dei Peloritani, per giungere a Messina.
Si passa così dalle bellezze della capitale della Cultura Arabo-Normanna alle spiagge di Aspra; dai borghi più belli d’Italia di Gangi e Montalbano ai castelli normanni arroccati tra le Madonie di Caccamo, Caltavuturo, Polizzi e Petralia; dai paesi immersi nei boschi dei Nebrodi come Foresta, Capizzi e Cesarò, alla prima capitale del Gran Conte Ruggero, Troina. E ancora da Randazzo a Taormina, 70 km nella valle dell’Alcantara, lo sbocco ionico della Via Francigena per Messina.
Alessandra Profilio
Le foto utilizzate sono reperite dalla sezione “Diari di viaggio” del sito di Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia.
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