Due nuove riaperture dedicate ai luoghi di cultura, si tratta dell’Area archeologica di Tusa e dell’Antiquarium di Milazzo. Da oggi – mercoledì 8 luglio, dopo la chiusura dovuta all’emergenza coronavirus si potrà tornare in questi due siti di interesse storico a pochi chilometri da Messina. Le strutture museali saranno aperte da martedì a domencia dalle 09.00 alle 20.00. Nel rispetto delle misure previste dall’emergenza coronavirus, è necessario prenotare la visita su YouLine. L’ingresso è gratuito.
«Le testimonianze storiche e archeologiche presenti in questi due significativi luoghi della cultura ci consentono di leggere pagine particolarmente pregnanti dello sviluppo storico della Sicilia con testimonianze anche pre-elleniche. Il mio impegno – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà – è quello di favorire la progressiva riapertura dei luoghi della cultura affinché la nostra Isola possa offrire il meglio di sé in termini di valorizzazione della propria storia anche quale attrattiva turistico-culturale».
Riaprono l’Area Archeologica di Tusa e l’Antiquarium di Milazzo
All’interno del Parco territoriale archeologico Valle dell’Halaesa è ospitato il Museo Antiquarium di Halaesa Arconidea di Tusa. La struttura espone reperti dell’area archeologica di Halaesa, sculture, lapidari. Gli scavi hanno consentito di rintracciare innanzitutto ampi tratti della cinta muraria che circondava tutta la collina sulla quale si sviluppò l’abitato.
Inaugurato nell’aprile del 2010, l’Antiquarium di Milazzo è ospitato in una delle strutture più prestigiose, dal punto di vista storico-culturale, della città: l’ala est del cosiddetto “Quartiere degli Spagnoli”, realizzato nel XVI secolo a difesa della “cittadella fortificata”, oggi rappresentata dall’altura dominata dal “Castello”.
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