D’Arrigo scrive dell’Italia cambiata dai ragazzini

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Si chiama “L’Italia Cambiata dai ragazzini” il libro di Giacomo D’Arrigo che è stato presentato dal ministro Graziano Delrio: “Se la politica italiana ha una possibilità di fare appassionare di nuovo i giovani e di essere credibile è sicuramente partendo dalle esperienze locali. Questo libro è un viaggio alla scoperta di una realtà nuova, già viva e operante nel nostro Paese, che si distingue per impegno e passione civile con un ruolo non secondario nella rigenerazione dell’Italia”.

D’Arrigo racconta che gli amministratori locali sono cittadini che hanno scelto di dedicare una porzione del loro tempo a territorio e bene comune, e rappresentano il livello istituzionale più vicino e riconosciuto da tutti. Ogni giorno, con spirito e passione, incontrano l’Italia negli oltre 8.000 Comuni, percependone punti deboli ed energie nascoste. I più giovani tra loro sono le forze più fresche e innovative e contribuiscono in maniera determinante al cambiamento dei e nei Comuni. Le parole “giovani” e “giovare” hanno la stessa radice. L’approccio con cui molti giovani decidono di impegnarsi nei Comuni è proprio questo: di giovare, di essere utili, di essere portatori di cambiamento. L’età anagrafica non è miglioramento di per sé, ma certamente permette di guardare al futuro con sguardo lungo, beneficiando di strumenti e possibilità nuove, mettendo in campo innovazioni e valutando quanto sindaci, assessori e consiglieri comunali giovani siano elemento di rinnovamento per strutture, politiche, territori. Quanto questi siano per le istituzioni il canale per rigenerarsi non soltanto nel personale e nella rappresentanza ma anche in idee, istanze e proposte. In questo libro, Giacomo D’Arrigo, che ha fondato e guidato ANCI Giovane, fornisce un efficace spaccato di questa realtà e, con l’ausilio di numeri, testimonianze, dati ed esempi, ci conduce ad una riflessione di fondo: la bravura di queste nuove leve non proviene (solo) dalla loro giovane età, ma da3lla capacità di realizzare idee e percorsi nuovi. Segnalando temi che hanno assunto un’importanza assoluta e che rappresentano il bivio tra portare una comunità nel futuro o determinarne la stasi. Raccontando anche di una generazione vastissima e silenziosa, che ogni giorno percorre l’idea della Politica come funzione sociale insostituibile, sapendo coniugare senso della gestione a un più grande senso della visione per le proprie comunità.

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