Luciano Troja – non si potrà mai sostituire la potenza di un concerto dal vivo
Luciano Troja dal 2013 è il direttore artistico della Filarmonica Laudamo. La Filarmonica Laudamo è la più antica associazione musicale della Sicilia e una delle più antiche d’Italia, fondata nel 1921.
«Essere il direttore artistico significa dedicare quasi tutto il proprio tempo non solo a programmare le linee di sviluppo del progetto culturale, ma anche a occuparsi delle pubbliche relazioni, dell’organizzazione dei concerti, della realizzazione dei progetti, e della buona riuscita di tutte le nostre attività. Insomma, il direttore artistico deve essere pronto più o meno a tutto. Aggiungo che svolgo questa attività a titolo interamente gratuito per mero spirito di liberalità, nella convinzione di potere dare vita ad un progetto culturale di forte impatto sul territorio.
Vero è che accanto a me ho collaboratori che completano un quadro esemplare, che fa comprendere il perché la Filarmonica Laudamo duri a Messina ininterrottamente da un secolo. La prossima stagione è quella del Centenario e paradossalmente sembra essere, per i noti problemi contingenti, la più complessa nella storia della Filarmonica Laudamo.
A tutte le associazioni che come noi svolgono un’attività culturale sul territorio costa moltissimo rimanere chiusi e fermi. Costa soprattutto in termini di capitale culturale e umano. Abbiamo di fatto sospeso l’attività dal 1° marzo il che significa che abbiamo dovuto rinunciare a tutti i concerti programmati fino al 3 maggio. Dal punto di vista economico al momento non siamo in grado di quantificare le perdite, che consistono anche nei biglietti invenduti e nelle future conseguenze della sospensione forzata dell’attività. Sicuramente abbiamo subito un danno, come tutti, la cui entità presumo verrà verificata in sede nazionale e regionale. V’è da dire che la Filarmonica Laudamo è una Onlus il che significa che non ha alcuna finalità commerciale e che è tenuta alla rigorosa corrispondenza di entrate ed uscite.
Anche se il DL Salva Italia ha previsto la costituzione di due Fondi per il settore cultura, non mi risulta che al momento vi siano dei provvedimenti specifici che ci riguardano. La situazione ovviamente cambia molto rapidamente e non è detto che in futuro il Governo non possa prendere delle decisioni più dirette in merito. Speriamo che la sospensione forzata non comporti la riduzione dei contributi, che peraltro nel tempo sono stati sempre più assottigliati a causa delle politiche nazionali e regionali.
Come Filarmonica Laudamo per “intrattenere” il pubblico a casa, abbiamo attivato un canale YouTube che stiamo piano piano riempiendo di contenuti musicali, concerti e clip delle nostre attività. Stiamo pianificando una guida all’ascolto attraverso una selezione ragionata di risorse presenti sul web. “Postiamo” indicazioni sulla nostra pagina Facebook così i nostri follower possono essere consigliati. La quantità di proposte on-line è tale e varia che ci sembra utile mettere a disposizione del pubblico una sorta di mappa. Sotto altro profilo in questo periodo ci stiamo impegnando in altra attività molto importante legata allo sforzo di crescita musicale del nostro contesto, che ho cercato di attuare in questi anni, attraverso la creazione della Filarmonica Laudamo Creative Orchestra, ensemble multigenerazionale dell’Area dello Stretto che ho fondato nel 2015.
Proprio in questi giorni si sarebbero dovute svolgere residenza, prove e concerto di Karl Berger e Ingrid Sertso, con la nostra Orchestra, per aggiungere un nuovo tassello a un bellissimo progetto già iniziato l’anno scorso, in collaborazione con il Creative Music Studio di Woodstock e Il Cantiere dell’Incanto di Messina.
Berger fra le più influenti menti musicali del jazz degli ultimi decenni, data la contingenza, e dunque l’impossibilità di realizzare il concerto nella data fissata (sarebbe stato il 19 aprile), ha composto in questo mese di lockdown una suite destinata alla nostra Orchestra. Stanno per arrivare le partiture e presto cominceremo a provare (ovviamente on-line), per dare un segnale tangibile della volontà di riprendere e prepararci sin d’ora ad una grande esecuzione di forte impatto emotivo e culturale.
La tecnologia sta sicuramente rafforzando la possibilità di diffondere la musica in maniera esponenziale, ma non potrà mai sostituire la potenza di un concerto dal vivo. Tuttavia, senz’altro sarà in grado, di supportare la musica trasferendo in nuove dimensioni di ascolto categorie di persone che non possono fruirne per qualsivoglia motivo. Ci sono esempi meravigliosi già in rete, valga per tutti la Digital Concert Hall dei Berliner Philarmoniker, la quale, peraltro, mi pare che sia stata gratuita per tutto il mese di marzo.
La cultura resta un valore immanente. Nella dimensione in cui ci troviamo a vivere rivolgersi alla letteratura, al cinema, alla musica, all’arte è certamente consolatorio. Ma chi ha dedicato più attenzione a nutrire la propria anima, ha comunque una marcia in più per affrontare questo difficile momento.
Della Filarmonica Laudamo mi manca l’energia della musica dal vivo e l’emozione del concerto e del pubblico».
Il disco della quaratena di Luciano Troja:
«Non un disco, ma per rimanere in tema di nuove forme di comunicazione musicali, direi le dirette Facebook di pratica pianistica del grande Chick Corea, che tiene da quasi un mese ogni sera a mezzanotte. È un’occasione unica che rimarrà come lascito musicale preziosissimo di questo lockdown.»
Paride Acacia – torneremo più forti di prima
Paride Acacia, sta sul palco dal 1988 e da 15 anni si occupa di propedeutica teatrale. Oltre ad essere uno dei protagonisti del musical “Jesus Christ Superstar”, dirige insieme a Sarah Lanza e Christian Gravina, l’Accademia di Musical e Recitazione On Stage di Messina.
«Dirigere – insieme a Sarah Lanza e Christian Gravina, un’accademia che si occupi della formazione degli attori di prosa e dei performer di Musical è un sogno. In questo siamo affiancati anche da un team di insegnanti qualificati e tutti professionisti. Tutto ciò rappresenta per me e i mie colleghi il coronamento di un mestiere che vede in sé la trasmissione di un’arte. Anche grazie all’Accademia Arts di Rosaria Doddis, ci troviamo in una condizione ottimale dove nozioni teoriche e molta pratica forgiano i nostri performer che poi hanno il privilegio di poter usufruire di stage formativi da auditori negli allestimenti della casa di produzione Peep Arrow di Massimo Romeo Piparo.
Il coronavirus insegnerà moltissimo a tutti noi. Determinerà un’esplosione di creatività, di voglia di elaborare il dramma che troverà nell’arte i canali giusti, poi ovviamente ci saranno anche gli aspetti negativi ma questo lo affronteremo giorno per giorno. Purtroppo non possiamo nascondere la forte preoccupazione al riaprire delle stagioni, sarà un’ incognita da valutare con calma.
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