Il pianista, film sulla shoah

Cinque film sulla Shoah da vedere nella Giornata della Memoria 2023

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Oggi è il 27 gennaio 2023, Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005. In tutte le città italiane, e non solo, tante sono le manifestazioni, i convegni, gli eventi organizzati dalle istituzioni. Per l’occasione, abbiamo quindi selezionato 5 film sulla Shoah, vecchi e nuovi, da vedere questa sera.

Il più amato (o quasi): Il pianista

Il pianista, film sulla shoahIncetta di premi per il primo film consigliato sulla Shoah: “Il Pianista”, pellicola di Roman Polański del 2002 con un sempre magistrale Adrien Brody, ha portato a casa la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 2002 e 3 Premi Oscar nel 2003. Di cosa parla? Di un pianista, Władysław Szpilman, ebreo polacco costretto a trasferirsi nel ghetto di Varsavia e a vivere in miseria insieme alla sua famiglia a seguito dell’occupazione tedesca. Da lì, una serie di eventi lo porteranno a tentare la fuga. Notevole, naturalmente, la colonna sonora.

film sull'olocausto, giornata della memoria

Un cast eccezionale: The Reader

Il secondo film sulla Shoah da vedere questa sera è “The Reader – A voce alta”, pellicola del 2008 con Kate Winslet e Ralph Fiennes. Di cosa parla? Comincia con una relazione tra una donna di 36 anni, Hanna Schmitz, e un ragazzo di 15 anni, Michael Berg, che si interrompe bruscamente con la scomparsa di lei. Solo diversi anni dopo, durante una lezione alla Facoltà di Giurisprudenza, il giovane scoprirà il perché. “The reader” è tratto dall’omonimo romanzo di Bernhard Schlink. Il film è valso a Kate Winslet il premio Oscar come migliore attrice.

Un film da Oscar: “Jojo Rabbit”

Il secondo film della lista è “Jojo Rabbit”, pellicola del 2019 di Taika Waititi. Protagonista è Jojo Betzler, un ragazzino di 10 anni, solitario e deriso dagli altri bambini, che lo hanno soprannominato “coniglio”. Vive nella Germania nazista e a scuola gli insegnano a seguire i dettami del regime. Ha un amico immaginario che altri non è che Adolf Hitler, il Führer in persona. Tutte le sue convinzioni sul mondo che lo circonda vengono messe in discussione nel momento in cui scopre che sua madre nasconde in casa una ragazzina ebrea di nome Elsa. Sarà entrando in contatto con lei che la sua percezione del mondo cambierà.

Anche Jojo Rabbit è un film ispirato da un romanzo, “Il cielo in gabbia” di Christine Leunens e ha vinto un Premio Oscar e un Premio BAFTA, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale. Nel cast Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Stephen Merchant, Alfie Allen, Sam Rockwell e Scarlett Johansson.

 

Un classico film sulla Shoah: “Train de vie”

Torniamo di nuovo indietro e riscopriamo un grande classico tra i film sull’Olocausto. Stiamo parlando di Train de vie, una pellicola agrodolce, una commedia tragica che sfrutta l’umorismo per raccontare una delle pagine più buie della storia mondiale contemporanea. A dare il via agli eventi è Shlomo, il “matto del villaggio” di uno shtetl (un villaggio ebraico) dell’Europa dell’Est, quando scopre che i nazisti stanno per invaderli. Subito gli abitanti si riuniscono per trovare un modo per scampare agli invasori, pronti a deportarli. Aguzzano l’ingegno e decidono di scappare a bordo di un finto treno per la deportazione. Alcuni faranno i prigionieri, altri interpreteranno i soldati nazisti e si avvieranno a bordo del mezzo in cerca di salvezza.

Train de vie è una pellicola del 1998, diretto da Radu Mihăileanu, vincitrice come miglior film al Sundance Film Festival nel 1999.

Un film ungherese: “Il figlio di Saul”

Vincitore del  Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes nel 2015, “Il figlio di Saul” è un film del regista ungherese László Nemes. Protagonista è Saul Ausländer, cittadino ungherese deportato ad Auschwitz, che fa parte del gruppo di prigionieri costretti a servire i nazisti. Nello specifico, viene fatto “lavorare” nelle camere a gas e nei forni crematori. Un giorno, gli sembra di vedere il corpo del figlio tra i cadaveri. Da lì inizia una rivoluzione. Una pellicola dura, vincitotrice dell’Oscar come miglior film straniero.

 

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