«La Chiesa della Maddalena e il relativo Monastero benedettino sorgevano nell’area oggi occupata dalla Casa dello Studente e del limitrofo isolato a sud – ha raccontato Franz Riccobono. La vastità della struttura fece sì che, dopo lo scorporo dei beni ecclesiastici, nei locali del Monastero fu approntato il grande Ospedale Militare. Questo complesso monumentale risulta erede del più famoso Monastero benedettino di San Placido Calonerò, presso Ponteschiavo, fortunatamente in gran parte ancor oggi conservato e sede dell’Istituto Agrario “Pietro Cuppari”».
«Il sito del Monastero – ha aggiunto – in precedenza era stato occupato dal castello medievale dei Vinciguerra, di cui resta traccia, ed ancora prima pare che nello stesso luogo, in età romana, abbia avuto sede la fantomatica Villa di Santa Melania, come dimostrerebbero recenti studi».
«Dalle immagini fotografiche si nota un’imponente facciata cadenzata da cornici, capitelli e paraste rimaste in buona parte conservate malgrado il terremoto del 1908. Ciononostante – ha concluso – se ne decise la completa demolizione. A questo edificio è legata la tradizione del sacrificio dei cosiddetti “Camiciotti” che qui pare si siano sacrificati nei moti risorgimentali del 1848-1849. Il pozzo legato a questa vicenda si conserva nei cantinati della Casa dello Studente».
(Foto dell’archivio di Franz Riccobono e Giangabriele Fiorentino)
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