«La Chiesa delle Anime del Purgatorio – ha spiegato Franz Riccobono – sorgeva presso uno slargo omonimo da cui iniziava allora l’antica via Ferdinanda, oggi via Garibaldi. Il luogo va identificato poco a sud della Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani. Solo dopo il 1908 con il nuovo assetto urbanistico voluto dal Piano Borzì la via Garibaldi proseguirà verso sud fino all’attuale incrocio con l’asse di via Tommaso Cannizzaro-piazza Cairoli, sventrando l’antico quartiere della Giudecca. Questa circostanza comportò la demolizione dell’edificio che era rimasto poco danneggiato dal terremoto».
«La particolarità di questa Chiesa – ha aggiunto – era quella di avere una pianta ottagonale. Inoltre, era stata costruita per devozione della ricca famiglia Loffredo, Marchesi di Cassibile, ed era quindi di proprietà privata. Gran parte delle opere d’arte conservate nell’edificio furono portate al Museo di Messina dopo il terremoto da dove, solo qualche decennio addietro e dopo un lungo contenzioso, furono restituite ai legittimi proprietari, che però le trasferirono in un’altra loro chiesa presso Cassibile (Siracusa)».
«Nelle fotografie si notano al suo interno i ponteggi apprestati dopo il terremoto del 1894 che preservarono l’edificio dal crollo nel 1908».
(Foto dell’archivio di Franz Riccobono e Giangabriele Fiorentino)
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