La street art può finire appesa nei palazzi istituzionali? A quanto pare sì, perché in Sicilia – per la prima volta – arrivano 100 pezzi originali di Banksy per “Ritratto di ignoto. Un artista chiamato Banksy”.
La mostra di Banksy a Palermo – inaugurata lo scorso 6 ottobre – sarà splittata in due sedi, al Loggiato San Bartolomento e Palazzo Trinacria, non è organizzata dall’artista inglese o dal suo entourage – semmai dovesse averne uno – ma direttamente da MetaMorfosi, Fondazione Sant’Elia e Fondazione Pietro Barbaro, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana.
Le opere di Banksy in mostra in Sicilia – fino al 17 gennaio 2021 – provengono, infatti, da collezionisti privati o fondazioni come la Andipa Collection che nel corso degli anni ha raccolto e realizzato un vero e proprio percorso nel mondo della street art.
«Il mondo dei graffiti e della street art era affascinante, costituito da molte voci – scrive Acoris Andipa – una in particolare stava attirando l’attenzione di chiunque fosse disposto a fermarsi ed ascoltare. Da allora, Andipa ha dovuto inseguire le opere di un artista sfuggente, organizzando nel 2007 una delle prime mostre di Banksy».
Banksy, la mostra in Sicilia
Ballon Girl, Kissing Coppers, The Mild Mild West sono soltanto alcuni dei titoli dei muri realizzati da Banksy nel corso degli anni e alcuni di questi – in riproduzione, ovviamente – saranno in mostra a Palermo.
«In esposizione – dicono i curatori – anche diversi inediti rispetto alle precedenti sedi di Genova e Ferrara: tra gli altri, Football terrorist straordinario stencil su tavola, parte di una collezione australiana.
Ma anche quattro nuovi lavori mai esposti prima, tra cui Kids on Guns, celebre dipinto iconico in cui è di nuovo protagonista la bambina con il palloncino».
I muri di Banksy
Di mostre su Banksy ne sono state realizzate diverse da Milano, a Roma, a Genova per rimanere in territorio nazionale. Ma è davvero esatto costringere le opere o le riproduzioni di queste all’interno dei muri dei palazzi? Se uno street artist agisce en plein air per modificarne il paesaggio e lanciare un messaggio visibile a tutti, perché sentiamo la necessità di metterlo all’interno di una struttura museale?
Per prenderla larga, ci piace ricordare quando nel 2016 lo street artist italiano Blu – che a Messina realizzò il muro dell’ex Casa del Portuale, poi imbrattato – cancellò le sue opere per contrastare la mostra a Palazzo Pepoli di Bologna. È anche vero però che – soprattuto di questi tempi – non potendo viaggiare per scovare i muri di Banksy, una mostra permette di poter vedere le opere e immaginare di essere a Londra o magari in Israele (in foto).
Cosa sappiamo su Banksy
Di Banksy sappiamo che è nato a Bristol negli anni ’70. Una delle principali tecniche utilizzate dall’artista è lo stencil. Non vende fotografie o riproduzioni dei suoi graffiti di strada. Secondo uno studio condotto dal Mail on Sunday nel 2008 l’elusivo artista britannico sarebbe Robin Gunningham, già studente della Bristol Cathedral Choir School. Secondo altri sarebbe Robert del Naja dei Massive Attack.
Ritratto di Ignoto Banksy Palermo: orari e biglietti
- Dal 7 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021.
- Dal martedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 20:00.
- Sabato e domenica dalle ore 10:00 alle ore 20:00.
- Loggiato di San Bartolomeo (Corso Vittorio Emanuele, 25) e Palazzo Trinacria (Via Butera, 24).
Biglietti
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- Intero € 8,00
- Ridotto € 6,00
- Scolaresche € 4,00
- Gratuito sotto i 6 anni
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