L’arte del noto artista romagnolo Mauro Drudi sbarca a Messina. La mostra “LEI, una riflessione pittorica sulla donna.” sarà inaugurata a Messina venerdì 23 agosto alle ore 18.30 presso la Chiesa di Santa Maria Alemanna, dove saranno esposte più di 400 opere raffiguranti l’Annunziata di Antonello da Messina in versione POP.
Si tratta di un’installazione artistica davvero unica e suggestiva grazie alle numerose opere che ripropongono la figura dell’Annunciata di Palermo – dipinta da Antonello di Messina intorno al 1475 – in dimensioni, colori, tagli, materiali, prospettive e formati diversi con opere che vanno dai 10 cm ai due metri. La mostra ha già registrato un grande successo a Fano, Siracusa e Cefalù e adesso arriva nella città dello Stretto – dove resterà fino al 29 settembre – grazie all’organizzazione della Galleria d’Arte Vega, col patrocinio del Comune di Messina.
“LEI, una riflessione pittorica sulla donna” analizza, interpreta e rappresenta la condizione della donna nel mondo, o meglio nei mondi, quello occidentale dove la donna gode di diritti e indipendenza, e il resto del mondo, dove spesso la condizione femminile è ai limiti.
La mostra di Mauro Drudi prende per mano il visitatore coinvolgendolo culturalmente, artisticamente e psicologicamente, per affrontare assunti che riguardano la società contemporanea nelle sue variabilità, fino a pervenire alla questione forse più delicata: il rapporto dell’uomo con la tecnologia.
Chi è Mauro Drudi?
Nato a Cattolica sulla riviera adriatica nel dicembre del 1963, fin da giovane età Drudi si trova immerso nel mondo artistico grazie alla madre pittrice. Nel corso della sua vita sperimenta molteplici forme d’arte, partendo dalla pittura per poi esplorare la scrittura, la poesia e la critica letteraria. Entra nel mondo Rai grazie alla collaborazione con Oliviero Toscani, Marco Morosini e il musicista balcanico Goran Bregovich dando vita allo spettacolo Amen, riguardante le tre religioni monoteiste. LEI, una riflessione pittorica sulla donna, nasce invece nel 2016 come tema della tesi di laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze, diventando poi uno dei capolavori più noti e amati dell’artista.
(foto tratta dalla pagina Facebook Mauro Drudi Artista)
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