Agnese Carrubba, l’artista messinese con un sound pieno di Sud. L’intervista

Pubblicato il alle

4' min di lettura

Agnese Carrubba è insegnante, cantante e componente del quartetto più popolare a Messina: le Glorius4. Lo scorso 6 aprile ha prestato la sua voce, insieme a Moskella, nel pezzo “Lokah Samastah” di Vinayaka. Ma in che modo la musica è entrata nella vita di Agnese?

«È una domanda a cui tengo particolarmente – racconta Agnese – perché penso che la musica sia sempre stata nella mia vita. Quando avevo circa 6 anni, e un po’ vedendo mio padre che suonava la chitarra e una tastiera, ho iniziato a suonare il pianoforte.

Da lì, mio padre mi ha iscritto a Progetto Suono, che adesso è la scuola in cui insegno. Da allieva sono diventata docente. A 8 anni ho iniziato a cantare in un coro di voci bianche con la maestra Giulia Pino».

Ascolta l’intervista:

 

La prima volta da solista

Agnese ha 8 anni quando inizia a cantare e a provare l’emozione di stare sul palco. «Ricordo che mi diedero una parte da solista. La canzone era “Gli altri siamo noi” e ricordo che ero super emozionata perché avevo un parte da sola per la prima volta e la cosa mi piaceva moltissimo. E – come molte voci americane – cantavo anche in chiesa, ricordo che inventavo seconde voci.

Ho iniziato a cantare in modo professionale all’età di 17 anni. Andavo ancora a scuola e non avevo la macchina. Andavo all’Havana fino alle 4 del mattino e la mattina dopo dovevo andare a scuola e non era semplicissimo. Facevo molti sacrifici perché il canto e la musica erano importantissimi. Da lì in poi non ho più smesso perché volevo far diventare la musica la mia professione».

Le Glorius4

Agnese ha raggiunto il suo obiettivo, con diversi progetti musicali. «Mi sto concentrando moltissimo con le Glorius4 perché stiamo cercando di raggiungere degli obiettivi sempre più alti.

Ognuno di noi (insieme ad Agnese, ci sono Cecilia Foti, Federica D’Andrea e Mariachiara Millimaggi) ha un un compito. Io curo gli arrangiamenti, faccio in modo che si viaggi musicalmente nella stessa direzione, mantenendo l’identità di ognuno di noi.

Adesso abbiamo nuovi progetti in cantiere. Faremo degli spettacoli con attori, di cui ancora non svelo i nomi, anche al di là della nostra amata Sicilia. E stiamo proseguendo la collaborazione artistica con Tony Canto».

Il feat. con Vinayaka

Vincenzo Citto, aka Vinayaka è il rapper con cui ha collaborato di recente Agnese Carrubba nel pezzo “Lokah Samastah”, uscito scorso 6 aprile, con la partecipazione di Moskella.

«Vincenzo è tornato nella mia vita – continua Agnese – da circa 4 anni, periodo in cui ho intrapreso un percorso di yoga, perché è anche il mio maestro. Ci siamo sempre detti di dover fare qualcosa insieme perché abbiamo una bella sintonia e così mi ha mandato “Lokah Samastah”.

L’idea del ritornello mi è venuta subito in mente e così abbiamo registrato da Dario Lisitano. Volevo che si creasse questo effetto mantrico. Oltre a Vincenzo, voglio ringraziare Guido Moschella, che sono due rapper che hanno moltissimo da dire».

Il disco di Agnese Carrubba

Agnese ha una voce incredibile, calda, dalle sfumature – ci verrebbe da dire – isolane. Ma c’è tra i progetti un disco solista? «L’obiettivo c’è. Ma sto ancora perfezionando i miei studi. Dopo una laurea in jazz, al Conservatorio Corelli di Messina, adesso sto concludendo la laurea in canto lirico e direzione corale al Conservatorio di Palermo.

Mi piacerebbe fare un disco con artisti stranieri, creando un sound che possa unire la mia anima siciliana e la mia anima del sud del mondo in generale. Un’artista con cui mi piacerebbe collaborare – ne parlavamo anche con le Glorius4 – è Nino Frassica. In generale, vorrei collaborare con artisti di fama internazionale. Mi piace l’idea di sperimentare con la voce e non pormi limiti ma farmi contaminare dalla musica».

 

 

 

(1394)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.