Protesta…. ma non solo. Lavoratori Atm delusi dall’indifferenza istituzionale: “Nessuna stretta di mano. Siamo stati pure insultati”

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protesta atm“Quarto giorno di protesta”.Comincia così la lettera dei dipendenti Atm,quasi come un diario di bordo, o di un naufrago cui, sulla zattera che lo trascina, è rimasto solo una penna e un pezzo di carta, per fissare i giorni, per non dimenticare chi è, perchè è su quel pezzo di legno. Chi scrive è davvero in alto mare, non nel senso letterale ma nel senso pratico. Chi scrive non è uno,sono 600, sono i dipendenti Atm da 3 mesi senza stipendio. Sono 600, uomini, donne, che a casa,a fine mese, non hanno niente da portare. Ce la raccontano cosi, come fosse un diario di bordo,la storia che ha portato una donna a salire su un cornicione prima, a fare la fame poi.E come lei un’altra, una collega, collega di lavoro e…di digiuno. Entrambe sono state ricoverate in ospedale qualche ora fa: sfinite,scosse da una battaglia che, sino a questo momento, non ha nè vinti nè vincitori. Ma leggetelo questo “diario”:

“Quarto giorno di protesta. Due nostre colleghe in sciopero della fame vengono trasportate in ospedale per malore, lottano per il diritto di “vivere” proprio e di 600 famiglie.
Tanta, però, la rabbia, alimentata dalla carestia di solidarietà , dal non aver avuto una stretta di mano, se non” ipocrita” da qualcuno. Neanche un sorriso, un semplice sorriso ma fatto con il cuore. Anzi paradossalmente siamo stati pure insultati da un consigliere comunale “ chisti chi c……. vonnu !!!!” ormai gli insulti sono un nostro benefit.
Cogliamo l’occasione per ringraziare quei pochi tra cui la stampa per l’umanità e serietà dei giornalisti messinesi.
Ci siamo abituati a non pagare le bollette, i mutui,le finanziarie, a ritardare oltre i limiti i pagamenti di gas e luce, a stringere oltre il dovuto la cinghia, a entrare in casa e non guardare negli occhi la propria moglie e/o marito , i propri figli per la vergogna che proviamo, per la nostra impotenza. Ma, come rispondere a un bambino che chiama suo padre dandogli in mano l’unica cosa per lui importante, il proprio orsacchiotto di peluche: “tieni papà, vendilo !” Come rispondere all’innocenza?
Nessuno ti conforta, il problema è tuo e solamente tuo !!
Lo Stato, le Istituzioni si fanno forti con i deboli, Hai Protestato ? Bene, con una accelerazione incredibile (nemmeno la luce va così veloce) arriva la sanzione ……. Grazie di cuore !!!!
Un grazie particolare lo riserviamo al nostro Direttore Generale che, totalmente insensibile alle vicende che coinvolgono i suoi dipendenti, come se vivesse in un altro pianeta, non solo non solidarizza ma utilizza soldi dell’economato per distribuirli a colleghi, a suo dire, più bisognosi, a titolo di acconto.
Come abbia stabilito chi vi rientrava non lo sappiamo ma …. È un caso se fra essi non figuri nemmeno uno dei manifestanti? Misteri dell’ATM ….. Grazie di cuore !!!
Siamo consapevoli che in questo mondo non esiste giustizia , ma qualcuno dall’alto ci guarda e giudica le nostre azioni ……
Giacoma , Pina grazie di tutto , vi vogliamo bene !!!! la nostra lotta continuerà, non ci fermerà nessuno, siamo con voi. Il vostro esempio ci ha dato la forza di continuare fino al raggiungimento dell’obiettivo comune.”

I Lavoratori ATM (nonché cittadini messinesi … quelli salutati dal nostro prefetto Alecci nella sua lettera di commiato…)

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