Nessuna manutenzione per gli autobus guasti e corse non garantite. L’Atm non collassa, “muore”…

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atmLa Mediterranea Autobus non vuole più sentire parlare di manutenzione degli autobus dell’Atm. Attende il pagamento di 200.000 euro di arretrati. Questa è la notizia di oggi, condita con quella di ieri, dove l’azienda trasporti comunicava che a seguito della grave crisi economico-finanziaria in cui versa l’azienda, e della conseguente mancanza di disponibilità dei mezzi aziendali, “non potranno essere garantite tutte le corse programmate del servizio di trasporto su gomma”. Così questa mattina il direttore generale dell’Atm, Claudio Conte, è corso al Comune per incontrare il commissario Santi Alligo, e se possibile il commissario del Comune Luigi Croce. La situazione ha superato il “dramma” in via La Farina, dove oggi all’ingresso i dipendenti gridavano «È una vergogna». In settimana i 600 dipendenti circa dovrebbero percepire una parte dello stipendio di luglio e della quattordicesima. Ma sono gli utenti, soprattutto quelli dei villaggi collinari, che dovranno farsela a piedi, se privi di mezzi privati. Ieri l’incontro negativo tra Conte, Salvatore Cirrincione della Mediterranea Autobus e Rocco Centorrino, Responsabile del Procedimento sulla Manutenzione dei bus guasti. L’azienda privata vuole i soldi e tornare a far funzionare con il “full service” le vetture gommate altrimenti, come oggi, saranno solo 14 gli autobus in circolazione, e solo 4 i tram che stanno girando in città, lasciando gli utenti alle fermate per parecchi minuti. «La situazione è di totale ingestibilità – ha detto questa mattina Conte – frutto del mancato raccordo tra i bilanci dell’Atm e quelli del Comune fin dal 1997, abbiamo una perdita complessiva di 50 milioni di euro e un servizio che è sotto gli occhi di tutti, oggi pure la brutta notizia che non possiamo effettuare la manutenzione almeno dei bus meno “vecchi”. Dire che siamo al collasso è poco, consideriamo che dal 2003 il tram, senza contributi aggiuntivi, costa in più alle casse 5 milioni e mezzo di euro e 220 unità in più. Tra ausiliari e precari stabilizzati altri 2 milioni di euro circa l’anno. Come facciamo in queste condizioni?». Dal 2010 la Regione sta riconoscendo all’Atm 4 euro e 50 centesimi a chilometro percorso della tranvia. «Prima il tram era un servizio gratuito per la Regione» – conclude Conte. 

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