fulvio otera

Misure cautelari per 7 che pestarono e rapinarono una ragazza e aggredirono con ferocia due fratelli. Era il “Torneo dell’amicizia”

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fulvio oteraI carabinieri della compagnia di Milazzo hanno fatto luce su due gravi episodi di violenza, avvenuti in tempi diversi nel comprensorio mamertino. Indagini culminate oggi nell’operazione Arancia meccanica hanno portato alla emissione di sette misure cautelari.

Era il 9 marzo dello scorso anno, quando una donna di 32 anni, di Santa Lucia del Mela, poco dopo le 20, stava andando a prendere al lavoro, a San Filippo del Mela, una sua amica, a bordo della propria auto. Giunta nella frazione Cattafi, la giovane si è trovata di fronte un soggetto a lei conosciuto che le ha imposto di fermarsi. A quel punto la vettura è stata circondata da quattro uomini che, dopo aver aperto lo sportello del veicolo, hanno trascinato a forza la donna fuori dall’abitacolo e l’hanno colpita con calci e pugni, poi anche con un bastone di legno sul capo. Infine, lasciata la ragazza pesta e sanguinante sull’asfalto, sono saliti a bordo dell’auto e sono fuggiti. La vittima, soccorsa prima dai carabinieri e poi dai sanitari dell’ospedale “Fogliani” di Milazzo, è stata giudicata guaribile in una decina di giorni.
Le indagini sono state avviate. I carabinieri della Stazione di San Filippo del Mela cominciavano così una serrata attività di indagine per ricostruire quanto accaduto e individuare i responsabili. Due giorni dopo l’efferata rapina, è stata ritrovata, abbandonata a Pace del Mela, la vettura sottratta. Accertamenti tecnici da parte del Ris di Messina, la testimonianza della vittima, hanno consentito di risalire agli autori della rapina con pestaggio. Si tratta di: Fulvio Otera, 33 anni, di San Filippo del Mela, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto agli arresti domiciliari; Marco Otera, 22 anni, fratello di Fulvio, di San Filippo del Mela, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto agli arresti domiciliari; Raffaele Maiorana, 19 anni, di Pace del Mela, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; Tindaro Manuri, 33 anni, di Pace del Mela, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla PG.

Mazzeo AntoninoIl secondo episodio risale al 16 luglio 2014.
Al centro sportivo di un oratorio di Olivarella, a San Filippo del Mela, si stava disputando la finale di un torneo di calcio a 5, organizzato dal parroco. Paradossalmente, per i fatti che seguirono, era stato chiamato il “Torneo dell’amicizia”. Ce n’era poca in campo. Una delle due squadre in gioco, infatti, aveva un attaccante particolarmente bravo. Un ragazzo dal fisico esile ma dal grande talento, che da solo aveva segnato otto reti. Nella squadra vicina alla sconfitta cresceva il nervosismo , che è esploso all’ennesimo gol del talentuoso attaccante. Uno dei calciatori avversari, in preda alla rabbia, ha colpito il “goleador” con una testata e con calci e pugni. Sugli spalti ad assistere all’incontro c’era anche il fratello maggiore del giovane attaccante, che vista l’aggressione in corso, ha cercato di entrare in campo per difendere il fratello. Ma è stato a sua volta bloccato e pestato da un altro calciatore avversario. Non solo. Altri tre “coraggiosi” colleghi di squadra dell’aggressore gli si sono scagliati contro. Calci, pugni di 4 contro 1, e persino una pesante coppa da premiazione, di marmo e metallo, è stata ripetutamente sbattuta sul volto del 29enne che voleva difendere il fratello. Gravemente ferito e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona, gli è stato diagnosticato un trauma cranico-facciale, varie fratture e la perforazione di un timpano, lesioni gravissime guaribili in più di un mese.
A quel punto era compito dei carabinieri individuare i feroci responsabili.
Sei mesi dopo i fatti, stamani sono stati sottoposti a misura cautelare, per lesioni gravissime in concorso:
Antonino Mazzeo, 30 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto agli arresti domiciliari; Giovanni Fiore, 25 anni, di Milazzo, già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; Giuseppe Dama, 28 anni, di Milazzo già noto alle forze dell’ordine, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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