Francantonio Genovese torna libero. Il deputato Pd ha infatti ottenuto la revoca degli arresti domiciliari, disposti dai giudici del Tribunale feriale di Messina lo scorso 31 luglio in sostituzione della custodia in carcere applicata il 15 gennaio 2015. Genovese, secondo quanto disposto dal Tribunale, dovrà solo rispettare l’obbligo di dimora.
Ecco l’ennesima tappa della storia giudiziaria di Francantonio Genovese, imputato nel processo sulla Formazione, denominato Corsi d’oro, entrato in carcere, la prima volta, nel maggio 2014, subito dopo che la Camera dei deputati aveva votato l’autorizzazione al suo arresto. Ne uscì 6 giorni dopo , il 21 maggio. Dopo l’interrogatorio di garanzia il Gip di Messina aveva ritenuto che pur permanendo il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose, allo stesso tempo erano “attenuate le esigenze cautelari, tenuto conto anche dell’atteggiamento dell’indagato il quale, “pur avendo avuto la concreta possibilità di sottrarsi all’esecuzione della misura, durante l’esame dinanzi alla Camera dei deputati, si era spontaneamente costituito”
Ma il 30 agosto dello stesso anno, il Tribunale del Riesame di Messina, accogliendo il ricorso della Procura, ne ridispose la custodia cautelare in carcere. I giudici annullarono l’ordinanza del Gip che scarcerava il parlamentare al tempo solo indagato per associazione per delinquere truffa e frode fiscale. Poi il rinvio a giudizio, per l’ex segretario regionale del Pd e altri 31 coinvolti nello stesso procedimento.
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