I giudici della seconda sezione penale del Tribunale, accogliendo l’istanza dell’avvocato Bonni Candido, hanno revocato la misura dell’obbligo di firma a Natale Lo Presti, già coinvolto nell’inchiesta sulla Formazione denominata “Corsi d’oro”.
Nell’inchiesta, che ha come imputati di eccellenza il deputato Pd Francantonio Genovese, ex sindaco di Messina, e il deputato regionale Franco Rinaldi, Lo Presti ebbe un ruolo marginale.
Lo Presti era stato accusato di avere noleggiato un furgone acquistato 2mila euro e di averlo successivamente noleggiato all’Aram di Elio Sauta (l’Aram è uno degli enti di formazione coinvolti insieme alla Lumen e all’Ancol) per 750 euro al mese.
Questo tassello, inserito nel vasto contesto delle accuse, rappresentò un esempio chiave degli sprechi che, secondo l’accusa, avvenivano nel mondo della Formazione messinese.
Oggi il Tribunale ha riconosciuto che per Lo Presti sono totalmente cessate le esigenze cautelari.
(444)