Corruzione all’Anas, revocati i domiciliari a Giuseppe Ricciardello

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Il Gip del Tribunale di Roma, accogliendo l’istanza presentata dai difensori di Giuseppe Ricciardello – gli avvocati Nino Favazzo e Gianluca Tognozzi – ha revocato la misura degli arresti domiciliati applicata in data 17 marzo, sostituendola con quella dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. A seguito di un nuovo interrogatorio cui l’indagato ha chiesto di essere sottoposto e nel corso del quale ha respinto ogni addebito e chiarito la propria posizione, il Giudice ha ritenuto attenuate le originarie esigenze e sostituito la misura cautelare. Il geom. Ricciardello, imprenditore di Brolo, fu coinvolto nella operazione “Dama nera” della procura di Roma, che indagava su un presunto giro di corruzione all’Anas. In particolare, l’i9ndagato era accuisato di aver pagato una mazzetta da 10mila euro per aggiudicarsi un appalto.

“Ricciardello- scrive l’avvocato Favazzo – ha da sempre respinto ogni addebito, fornendo ampie e documentate giustificazioni, chiarendo di non aver mai corrisposto ad alcuno somme di danaro, di non essere stato mai favorito nella aggiudicazione o nel corso della esecuzione dei lavori e di non aver mai turbato alcun pubblico incanto. Da qui, la significativa attenuazione della misura. Ulteriori e definitivi chiarimenti a riguardo non potranno che emergere, definitivamente, nel corso dell’esame nel contraddittorio delle parti della sig.ra Accroglianó, cui si darà corso, a breve, con le forme dell’incidente probatorio”.

(immagine di repertorio)

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