Avviso di conclusione indagini per gli ex consiglieri comunali, Elio Sauta , Gaetano Caliò , Carmelo Conti e Paolo Saglimbeni , accusati di truffa e falso nell’ambito dell’inchiesta sugli oneri riflessi , scattata nel novembre 2013 con una serie di acquisizioni atti al Comune: delibere e spese attestanti l’effettiva riscossione degli oneri riflessi. Gli oneri riflessi rappresentano il corrispettivo dello stipendio che il Comune di Messina paga ai datori di lavoro dei consiglieri comunali che si assentano per motivi legati a sedute d’aula e di commissione. L’accusa ipotizzava che gli ex di Palazzo Zanca, con la complicità di datori di lavoro, titolari di cooperative sociali, avessero attestato falsamente attività lavorative stipendiate che poi venivano rimborsate dal Comune. Furono indagati anche questi ultimi con i consiglieri, ma – scrive Nuccio Anselmo su Gazzetta del sud – per i restanti indagati “ si va verso la richiesta di archiviazione da parte della Procura”
In particolare, Per Sauta e Caliò la Polizia Giudiziaria ha valutato la documentazione da gennaio 2011 in poi, mentre per Conti la ricerca partiva da un anno dopo. Conti, dal 2007 a fine 2011, risultava dipendente della Futura, la cooperativa da lui fondata e presieduta per 20 anni, in qualità di dipendente.Sauta e Caliò, invece, erano legati da rapporti professionali. Nel 2011, Caliò era formatore dell’Aram, l’ente di Formazione del quale Sauta era Direttore Regionale, ente finito sotto inchiesta nel luglio 2013 nell’ambito della operazione Corsi d’oro.
L’inchiesta sugli oneri riflessi, nell’aprile scorso, registrò anche il rinvio a giudizio di Marcello Greco, deputato regionale Dr, in relazione al periodo in cui fu consigliere comunale a Messina.
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