nello musumeci, presidente della regione siciliana

Azienda Siciliana Trasporti, Musumeci denuncia il direttore della Partecipata

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Dopo la bufera che ha investito l’Azienda Siciliana Trasporti, coinvolta in un’inchiesta su corruzione e truffa ai danni dello Stato, il presidente Nello Musumeci prende le distanze e sottolinea: «Sono orgoglioso che nell’ordinanza – ancora una volta – si evidenzi come l’attività del mio governo abbia impedito la commissione di atti illegittimi».

Un’ordinanza di custodia cautelare per 9 persone, 16 gli indagati, questa mattina la Guardia di Finanza ha reso noti gli esiti dell’inchiesta che ha visto coinvolta l’Ast, società partecipata della Regione Siciliana. Tra le accuse corruzione, falsità ideologica in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato. Resa pubblica la notizia, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha così commentato: «Com’è noto a tutti in Sicilia, il governo della Regione ha formalmente mosso in questi anni tutti i rilievi possibili al direttore dell’Ast, che ho incontrato una sola volta, in riunione al Palazzo Orleans – credo nel 2020 – e al quale ho manifestato pubblicamente tutta la mia disistima, chiedendo al presidente dell’Ast di rimuoverlo».

«Alla luce delle intercettazioni oggi diffuse – conclude –, ho dato mandato ai miei legali di presentare una denuncia. Sono orgoglioso, invece, che nell’ordinanza – ancora una volta – si evidenzi come l’attività del mio governo abbia impedito la commissione di atti illegittimi. Siamo stati contro ogni malaffare e adesso (e nel futuro) emergerà sempre la nostra linearità di condotta rispetto a certe abitudini che, forse, si vogliono dimenticare».

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