polizia

Aggredisce un poliziotto: 49enne agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Dovrà rispondere di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale il 49enne posto agli arresti domiciliari dalla Polizia di Stato. L’accusa è di aver aggredito un poliziotto, causandogli lesioni guaribili in dieci giorni. Il report della Questura di Messina. 

I poliziotti del Commissariato di Patti hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il locale Tribunale, nei confronti di un quarantanovenne pattese ritenuto responsabile di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale in danno di un operatore di polizia in servizio presso il Commissariato di P.S..

In particolare l’uomo, che per tali fatti era stato deferito a piede libero, nell’occasione aveva dato prova di essere incapace di tenere a freno i propri impulsi violenti, e per una serie di motivi futili aveva usato violenza e minacciato il suddetto operatore, dimostrando un’assoluta incapacità di autocontrollo, cagionandogli lesioni guaribili in giorni 10, il tutto per opporsi al poliziotto che stava compiendo un atto del proprio ufficio.

Per tali motivi il GIP del Tribunale di Patti, Dott. Ugo Molina, su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Angelo Vittorio Cavallo, considerata la gravità dei fatti e ritenendo sussistente un grave pericolo di reiterazione di condotte analoghe a quella posta in essere nell’occasione, stante la sua incapacità di autocontrollo e la recalcitranza manifestata nei confronti delle prescrizioni dell’Autorità, ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Si precisa che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.

FONTE: Questura di Messina

(195)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.