renato accorinti e cateno de luca

Volano scintille: è di nuovo guerra aperta tra Cateno De Luca e MessinAccomuna

Pubblicato il alle

6' min di lettura

Botta e risposta a velocità social tra il sindaco di Messina Cateno De Luca e MessinAccomuna, il laboratorio civico di cui fa parte il suo predecessore Renato Accorinti. Il movimento accusa il Primo Cittadino di aver orchestrato una sceneggiata culminata nello sciopero della fame di qualche giorno fa; De Luca risponde per le rime congedando “Accorinti e i suoi sodali” con un barattolo di Nutella.

Ma facciamo un passo indietro. A scagliare la prima freccia sono stati i membri di MessinAccomuna che, ieri, hanno accusato Cateno De Luca di aver messo su una farsa consegnando la fascia da sindaco metropolitano in Prefettura al termine della “Marcia della dignità” e poi proclamando lo sciopero della fame per chiedere all’ARS di approvare la proposta da lui concordata con l’onorevole Lo Giudice per risolvere la crisi delle ex province siciliane. Farsa che, secondo il movimento, sarebbe corroborata dalla mancanza di atti ufficiali.

Non è tardata la risposta, inviata anche tramite social, del Sindaco di Messina, che, sostanzialmente, ha invitato gli “amici di MessinAccomuna” a riflettere, citando una frase del Vangelo ben conosciuta: “Guardate la pagliuzza nell’occhio del fratello e non vi accorgete della trave che è nel vostro?”.

Insomma, a quasi una anno dalle elezioni, lo scontro tra nuova e vecchia amministrazione sembra essere ancora aperto e le aspre critiche di questi giorni ne sono la prova.

La nota di MessinAccomuna

Pubblichiamo, in maniera integrale, la nota inviata da MessinAccomuna nella giornata di ieri.

«Eccoci all’ultimo (temiamo non definitivo) atto della farsa-De Luca – scrive MessinAccomuna.Il “digiuno” di un novello Ghandi che sfida l’impero. Peccato che la recita puzzi di sceneggiata da avanspettacolo: era già calendarizzato in ARS un ordine del giorno che impegna il Governo a destinare 350 milioni alle ex-provincie per evitarne il dissesto finanziario (gli argomenti in ARS non si discutono dall’oggi al domani). Cosa di meglio che annunciare il giorno prima uno “sciopero della fame”, fare un brevissimo digiuno – magari il dietista ha detto che fa bene alla prova-costume – e selfiezzarsi su Facebook con le dita a V per auto-decantare la inesistentegrande vittoria”? Un indirizzo dell’Assemblea è ben lontano dall’essere moneta sonante, per un atto che peraltro investe la competenza del Governo nazionale e magari il placet di Bruxelles. Siamo all’operetta».

«La farsa sul “sindaco-non-sindaco” metropolitano – prosegue – inizia col rifiuto di indire i comizi elettorali e prosegue con le ennesime “dimissioni” (ne abbiamo perso il conto). Una baggianata sulla quale fa immediata retromarcia, barattandola con la “consegna della fascia” in Prefettura. MessinAccomuna ha chiesto alla Prefettura di conoscere come sia avvenuta questa ipotetica “consegna”. Ecco la risposta: “…non esistono agli atti di questa Prefettura verbali e/o documenti in merito alla consegna della predetta fascia, (…) la fascia è stata prontamente restituita nelle mani del Vice Segretario Generale della Città Metropolitana di Messina”. La Prefettura certifica che De Luca ha messo su una recita mortificante per le istituzioni che (malissimamente) rappresenta. Ieri, ultimo atto: la recita del digiuno».

«Sceneggiate da operetta – commenta ancora MessinAccomuna. Intanto il risanamento finanziario langue (ma non si doveva dimettere se non avesse concluso le transazioni sui debiti entro aprile?), mentre quello edilizio si realizza con gli atti posti e i soldi dell’Amministrazione Accorinti (altro che 120 milioni!) e l’Arisme non batte un chiodo di suo (a proposito …e la farsa delle dimissioni di ottobre-dicembre?). Anche i cantieri che si aprono sono stati preparati (e finanziati) dall’Amministrazione precedente. Mentre lo sfascio del trasporto pubblico locale e il “limbo” in cui è stata precipitata l’ATM sono tutta farina del sacco di De Luca. E aspettiamo ancora di vedere ridotti da 22 a 4 i dirigenti del Comune (il “primissimo provvedimento” promesso in campagna elettorale), per non parlare del tram volante e del casinò a Palazzo Zanca. Commedia, farsa, operetta».

«Basta con l’avanspettacolo – conclude il movimento. Messina ha bisogno di un sindaco che lavori per la città, che rispetti i suoi interlocutori (cittadini, lavoratori, sindacati, associazioni, avversari politici), che la finisca con una campagna elettorale permanente, che il sindaco “lo sappia fare”, ma per davvero, con dedizione e umiltà».

La replica del sindaco Cateno De Luca

Pubblichiamo, in maniera integrale, la risposta del sindaco Cateno De Luca.

cateno de luca nutella«Agli amici di MessinAccomuna – scrive – che ruotano attorno a colui che era stato insignito del titolo di “Sindaco del Cambiamento”, Renato Accorinti, dico di rinfrescare la memoria, perché ciò che ho ereditato dalla precedente gestione, sono solo macerie da ricostruire. Altro che sceneggiata, altro che avanspettacolo. Ricordo ai sodali di chi “il Sindaco non lo ha saputo fare” che è facile trovarsi dall’altra parte della barricata e distruggere il lavoro di chi amministra una città».

«Un esempio su tutti: andando a ritroso – prosegue De Luca –, all’estate di due anni fa, quando la città era vessata da incendi e il Sindaco Accorinti era al TaoFilmFestival di Taormina c’era un coro che inneggiava per i quartieri, ripreso da tutte le testate giornalistiche. Se non sbaglio era: “mentre Messina brucia dov’è il Sindaco?”. Lui si è giustificato dicendo testualmente: “Devo fare cose serie, non perdere tempo a rispondere ad attacchi sterili come chi critica il mio essere sempre in tv”».

«Allora – continua il Sindaco di Messina – dico agli ipocriti e farisei citando nostro Signore: “guardate la pagliuzza nell’occhio del fratello e non vi accorgete della trave che è nel vostro?”. Ribadisco il concetto, a rischio di sembrare ripetitivo: io quantomeno cerco di cambiare un sistema logoro, porto avanti passo dopo passo le battaglie e alla fine, posso sempre stare a testa alta davanti i miei interlocutori. Non credo si possa dire lo stesso di tanti soloni che hanno sotterrato Messina con le loro inadempienze».

«Per gli Accorintiani a prescindere – conclude il Primo Cittadino riportando la nota sulla pagina Facebook ufficiale. Meglio dimenticarli con la Nutella. Ora veramente buonanotte a tutti».

(1350)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.