Videogames. Il Verona Trento di Messina vince il primo premio nel gioco ‘League of Legends’

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Videogames: nell’ambito della competizione nazionale Lega Scolastica Esports, l’Istituto Verona Trento di Messina ha vinto il primo premio in Italia nel gioco ‘League of Legends’. La visione della Scuola è quella di offrire ai ragazzi opportunità sempre nuove e sempre più rispondenti ai linguaggi moderni.

L’Istituto IIS Verona Trento di Messina ha vinto un prestigioso premio durante la competizione di Lega Scolastica Esports – LSE – tenutasi a Roma, nell’ambito della manifestazione Maker Faire 2023, organizzata da Maker Camp (in collaborazione con Lenovo e Intel). Uno dei team della scuola ha vinto infatti, la finale del videogioco ‘League of Legends’, divenendo campione nazionale. Per l’istituto messinese hanno partecipato in totale tre team guidati dal prof. Gaetano De Lorenzo, composti da 10 ragazzi per squadra, che si sono specializzati nei videogames: ‘Rocket League’, ‘Valorant’ e ‘League of Legends’.

Durante il campionato rivolto agli studenti degli Istituti Superiori, gli alunni hanno avuto la possibilità di confrontarsi nel rispetto dei valori della lealtà con i diversi team di scuole del territorio nazionale. I team di ‘Rocket League’ e ‘Valorant’ del Verona Trento sono giunti in semifinale, mentre la squadra di ‘League of Legends’ ha avuto la possibilità di partecipare e vincere la finale a Roma.

«Gli alunni coinvolti, provenienti da vari indirizzi di studio, – spiega il prof. De Lorenzo – hanno collaborato e cooperato durante lo scorso anno scolastico svolgendo il percorso PCTO (percorsi trasversali per l’orientamento) annesso alla formazione on-line di 30 ore su piattaforma di Roblox e Unity. La squadra del Verona Treno che ha vinto la finale era formata dagli alunni Giovanni Caristina, Mirko Costa, Samuele Franconeri, Daniele Federico, Ivan Lin, Pietro Martino, Ludovico Restuccia, Walter Ruvolo e Maurizio Palano, accompagnati dal prof. Giovanni Rizzo. Il team ha disputato un’avvincente finale contro i ragazzi dell’Itis Brunelleschi di Empoli vincendo il torneo. Con questa esperienza l’Istituto si apre a sperimentare nuovi linguaggi di comunicazione, avvicinando la scuola al mondo dei videogame e valorizzando gli aspetti del rispetto di sé e degli altri. Gli Esports sono diventati un momento inclusivo e di coinvolgimento per tutti i ragazzi».

La partecipazione dei giovani messinesi è stata possibile grazie alla volontà, alla sensibilità e all’attenzione verso le nuove tecnologie della dirigente scolastica Simonetta Di Prima, sempre favorevole alla sperimentazione dei nuovi modi di comunicare. Gli Esports difatti, aiutano anche i ragazzi a formare una propria personalità e sviluppare disciplina, autostima e spirito sportivo attraverso la pratica, la competizione e il costante confronto. Inoltre, forniscono un percorso naturale per gli studenti che vogliono perseguire una specializzazione universitaria nelle discipline STEM ovvero l’abbreviazione di Science (scienza), Technology (tecnologia), Engineering (ingegneria) e Mathematics (matematica). Queste quattro discipline rappresentano settori fondamentali che si intersecano tra loro, promuovendo una comprensione approfondita del mondo che ci circonda e stimolando l’innovazione tecnologica. Chi si è cimentato nei giochi Esport ha compreso infine, che possono offrire anche un’ampia varietà di possibilità di lavoro nel mondo dei videogames: dagli analisti sportivi, agli sviluppatori di videogiochi, agli youtuber esperti di comunicazione e intrattenimento, all’organizzazione di eventi.

La visione dell’Istituto Verona Trento si incontra quindi con quella degli organizzatori di LSE, che è quella di offrire ai ragazzi opportunità sempre più rispondenti ai nuovi linguaggi, permettendo loro di vivere esperienze avvincenti ed emozionanti e rendendoli protagonisti del loro futuro.

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