Viadotto Ritiro, Uil: «Avviato l’iter di licenziamento dei lavoratori». La replica della Toto Costruzioni

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La Uil Messina segnala l’avvio delle procedure di licenziamento per i 52 lavoratori di viadotto Ritiro da parte della Toto Costruzioni Generali. La ditta, che si sta occupando del cantiere messinese, conferma, ma precisa: «È un atto di notifica dovuto, il progetto sarà ultimato nel corso dei primi mesi del 2023». Per i dipendenti, specifica l’Azienda, si proverà la ricollocazione. Vediamo cos’è successo e il botta e risposta.

Nella serata di ieri i segretari generali di Uil Messina e Feneal Uil Messina-Palermo, Ivan Tripodi e Pasquale De Vardo, hanno inoltrato una nota stampa in cui denunciavano l’avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte della Toto Costruzioni. Nell’elenco dei dipendenti interessati risultano anche i 52 impiegati nel cantiere del viadotto Ritiro. Poche ore dopo è arrivata la replica della Ditta, che ha sostanzialmente dichiarato come si tratti di una procedura normale derivante dal fatto che nei primi mesi del 2023 il progetto per la realizzazione dell’importante arteria messinese sarà completato. Si avvierà però, una fase di consultazioni con i sindacati, al fine di ricollocare i lavoratori, ove possibile.

Licenziamento lavoratori viadotto Ritiro, Uil Messina: «Rischio ennesima incompiuta»

Pubblichiamo di seguito la nota di Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal-Uil Messina-Palermo: «La Toto Costruzioni Generali – scrivono – ha gettato clamorosamente la maschera e, con una comunicazione formalizzata qualche ora fa, ha avviato, ai sensi della legge 223/91, la procedura di licenziamento collettivo di tutto il suo personale dipendente. In questo quadro, dobbiamo registrare che tutti i 52 lavoratori allo stato assunti nel cantiere presso il Viadotto Ritiro rientrano in questo triste elenco con le nefaste conseguenze sociali del caso. Si tratta di una notizia drammatica che conferma quanto da noi pubblicamente denunciato alcuni giorni fa. Una denuncia che provocò una reazione balbettante, debole e, visti i fatti, assolutamente incoerente della Toto Costruzioni Generali».

«Il licenziamento di tutti i lavoratori impegnati nel cantiere del Viadotto Ritiro – proseguono Tripodi e De Vardo – rischia di causare un’inaccettabile macelleria sociale e contestualmente il fermo sine die dei lavori di un’opera che rischia di trasformarsi in un’ennesima incompiuta con buona pace dei cittadini messinesi che attendono da troppi anni la fine del calvario legato ad una precarissima mobilità cittadina. L’atto della Toto è gravissimo e necessita un intervento immediato e concreto dei governi regionale e nazionale al fine scongiurare un disastro sociale dalle conseguenze inaudite. Pertanto, nel lanciare l’allarme siamo pronti ad una grande mobilitazione per una vertenza che investe i 52 lavoratori licenziati e l’intera popolazione di Messina che non vuole il blocco definitivo dei lavori presso il Viadotto Ritiro».

La replica della Toto Costruzioni: «Procedura normale, il cantiere non si ferma»

A replicare alla Uil Messina, la ditta esecutrice dei lavori sul viadotto Ritiro, la Toto Costruzioni Generali (TCG).

«Toto Costruzioni Generali – scrive la ditta –, nel segno di un confronto continuo e trasparente con le Organizzazioni sindacali, conferma l’invio in data odierna (ieri, ndr) della comunicazione obbligatoria di avvio della procedura di licenziamento collettivo per una parte del personale operaio impegnato nell’ambito dei propri cantieri siciliani. La misura riguarderà, infatti, coloro che fin qui sono stati impegnati nello scavo della Galleria S. Ambrogio a Cefalù, ormai giunta al termine, ed a Messina nella costruzione del nuovo Viadotto Ritiro per conto del CAS. L’azienda ricorda che tale comunicazione è un atto di notifica dovuto quando si prevedono “almeno 5 licenziamenti nell’arco di 120 giorni”».

«A seguito della comunicazione di avvio della procedura – spiega la Toto Costruzioni –, la normativa prevede un esame congiunto tra Azienda e organizzazioni sindacali e solo al termine di questo confronto l’Azienda potrà comunicare i licenziamenti. Inizia quindi oggi una fase di consultazioni, avviata da Toto Costruzioni Generali, al fine di salvaguardare – ove possibile – i posti di lavoro e le professionalità, e che la stessa azienda porterà avanti con immutato spirito produttivo, di leale dialogo e collaborazione, nell’interesse dei lavoratori e della comunità. In questa delicata fase, la Toto confida nel senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, nella convinzione che personalismi e sensazionalismi debbano lasciare il campo ad una più appropriata tutela dell’interesse individuale e collettivo».

«Il cantiere di Cefalù – specifica – è una piccola città, con i suoi oltre 12 km di estensione, in cui alcune opere sono in fase di completamento mentre altre sono agli inizi. Diverso il caso di Messina, dove il progetto sarà ultimato nel corso dei primi mesi del 2023. Ogni lavoro richiede diverse capacità e specializzazioni tecniche e non è scontato che le professionalità coinvolte nella realizzazione di un’opera possano essere destinate ad un’altra lavorazione. La Toto, in questo frangente, non lascerà nulla di intentato al fine di tutelare collaboratori preziosi, esperti e fidati, che rappresentano il patrimonio umano, la storia e l’identità stessa dell’Azienda».

«L’Azienda – conclude la Toto Costruzioni – ricorda che in Sicilia impiega oltre 420 dipendenti diretti (oltre a fornitori, subappaltatori, etc.) di cui circa il 90% è residente sul territorio. TCG confida che tutti i soggetti portatori di interesse e tutti gli interlocutori riconoscano l’impegno costruttivo e costante di chi sta partecipando alla realizzazione di opere strategiche per la Sicilia ed alla creazione e mantenimento di centinaia di posti di lavoro». I lavori sul viadotto Ritiro sono arrivati attualmente a circa il 90% e dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2023.

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