I lavori a Viadotto Ritiro non si fermano e non si sono fermati: questa la replica della Toto Costruzioni a quanto affermato nei giorni scorsi dalla Uil di Messina. Il sindacato aveva parlato dello stop agli interventi, sottolineando come i dipendenti impegnati nella realizzazione dell’opera sarebbero quindi stati rimandati a casa. Poche ore dopo, la smentita della Ditta e, successivamente, la controreplica dell’organizzazione sindacale.
Dopo l’annuncio del posticipo a marzo 2023 sulla data di conclusione dei lavori, una nuova doccia fredda era arrivata nella giornata di ieri, 13 novembre. Secondo quanto riportato dai vertici della Uil di Messina, gli interventi sull’importante arteria cittadina erano arrivati allo stop a causa di presunti problemi economici dell’impresa che se ne sta occupando. Impresa, la Toto Costruzioni, che ha subito smentito.
Toto Costruzioni: «I lavori a Viadotto Ritiro non si sono fermati e non si fermano»
Di seguito, quanto precisato dalla Toto Costruzioni: «I lavori al viadotto Ritiro non si sono fermati e non si fermano, il personale impegnato sul cantiere sta proseguendo, ove possibile, con le lavorazioni per completare l’opera. Si specifica che gli operai impiegati sul progetto sono 47 e non 100,e sono attualmente impegnati su tutti i fronti in cui al momento la Toto ha possibilità di operare. Il resto del personale viene impiegato in servizio in base alle esigenze operative del cantiere. L’azienda pertanto non ha mai comunicato alle OO.SS. il fermo, ma unicamente l’esigenza di programmare e quindi avviare nei prossimi mesi, in base ai programmi di cantiere, procedure di licenziamento collettivo, il tutto secondo quanto previsto dalle norme di Legge. Si precisa infatti che alla data odierna il progetto ha raggiunto un avanzamento complessivo del 92%.
«Inoltre – prosegue la Ditta –, la Società intende precisare che non vi è alcun nesso con la situazione sulla A24 e A25. Soprattutto non risponde al vero che il CAS sia in regola con i pagamenti. La Toto è esposta per circa 10 milioni di euro, somma riferita all’importo delle fatture emesse, quelle da emettere per i lavori eseguiti, alla revisione dei prezzi e al contenzioso definito con decisione del Collegio Consultivo Tecnico. Tale esposizione è assolutamente rilevante se si considera il valore complessivo del contratto pari a circa 45 milioni, e se si considerano le recenti notizie di stampa che riferiscono di un pignoramento subito dal CAS per una cifra di poco inferiore ai 7 milioni. Il tutto in un momento in cui il CAS non sta pagando nemmeno i subappaltatori del cantiere che sono pagati direttamente dalla stazione appaltante, come previsto dalla normativa».
Tutta questa situazione, precisano dalla Toto Costruzioni, influisce sull’andamento dei lavori, ma non tanto da causarne lo stop.
La controreplica della Uil Messina: «Il fermo è stato comunicato formalmente»
Non è tardata la controreplica firmata dal segretario generale della Uil Messina, Ivan Tripodi, e dal segretario generale Feneal Uil Messina-Palermo, Pasquale De Vardo. «Con riferimento alla nostra limpida e puntuale denuncia – scrivono i sindacalisti – in merito alle nefaste prospettive del cantiere del Viadotto Ritiro, prendiamo atto della clamorosa retromarcia, a nostro avviso solo dialettica, messa in atto in queste ore dalla Toto Costruzioni che fa seguito all’esplosione e all’enorme clamore mediatico della vicenda».
«Onde evitare equivoci – aggiungono – riguardo la nostra precisa segnalazione, desideriamo evidenziare che il fermo delle lavorazioni presso il Viadotto Ritiro è stato formalmente comunicato durante una riunione, svoltasi venerdì scorso alle ore 17.30 in modalità online su piattaforma Microsoft Teams, dal dott. Daniele Vitale, Direttore HR della Toto Costruzioni Generali, vale a dire uno dei top manager dell’azienda. Pertanto, desideriamo sgombrare il campo da qualsivoglia tentativo di confondere le acque ed avvelenare i pozzi al fine, da parte della Toto Costruzioni, di correre ai ripari riguardo una vicenda che sta indignando profondamente la città e l’opinione pubblica messinese».
Secondo Uil Messina: «La Toto Costruzione sta clamorosamente smentendo se stessa e delegittimando pubblicamente i suoi massimi esponenti aziendali. In tal senso – segnalano Tripodi e De Vardo –, non solo confermiamo quanto ci è stato comunicato in merito alle difficoltà economiche della Toto causate, sic et simpliciter, dalla revoca della concessione dell’autostrada dei Parchi (A24 e A25), ma, a seguito di una capillare consultazione dei nostri delegati e dei lavoratori impegnati presso il Viadotto Ritiro, intendiamo ribadire i fatti e comunicare che i sigg. Giampiero Scannella e Vincenzo Puteri, responsabili del cantiere messinese, hanno “notificato” agli operai che da lunedì 14 novembre si dovranno fermare a casa, a fronte della garanzia del pagamento dello stipendio.È già questa modalità è alquanto strana e bizzarra…. Pertanto, tutto il resto sono solamente chiacchiere».
Infine, Uil Messina e Feneal Uil Messina-Palermo affermano che: «La comunicazione di fermo dei lavori riguardava tutti gli appalti in essere, nessuno escluso, nel territorio nazionale». E annunciano che porranno in essere tutte le azioni necessarie a tutelare i lavoratori.
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