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Vara e Giganti. Torna l’idea del “Museo delle Macchine festive”

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Agosto è alla porte. Si respira aria di vacanza e di festa a Messina. Con l’arrivo dell’estate messinese, la città si prepara per i tradizionali eventi di Vara e Giganti. Prepotente ritorna un pensiero: che fine ha fatto l’idea del “Museo della Machine festive”?

A riesumare l’argomento è il consigliere comunale Libero Gioveni che già lo scorso anno aveva presentato un’interrogazione all’assessore alla cultura Tonino Perna sulla possibilità di realizzare una simile struttura, mettendo in atto l’idea dell’ex assessore Sergio Todesco.

Gioveni chiede ora di insistere su tale proposta, che giudica «valida e propizia sotto l’aspetto non solo culturale e dell’educazione all’identità messinese, ma anche economico per le casse di Palazzo Zanca». I cittadini e i turisti avrebbero così l’opportunità di visitare tutto l’anno gli «storici e preziosi cimeli».

«Già nel recente passato – ricorda Gioveni – avevo proposto una soluzione simile per i soli Giganti, chiedendo alla passata Amministrazione, anziché continuare a farli marcire nell’angusto deposito di via Catania, di valutare la possibilità di esporli tutto l’anno in un grande cubo di vetro a piazza Unione Europea (una sorta di megavetrina), che specie per i crocieristi avrebbe rappresentato un’importante attrattiva».

«Tornando all’idea del Museo, invece – prosegue il consigliere –, del quale per altro esiste già un Gigantiprogetto redatto dall’architetto Nino Principato, l’ex assessore Todesco aveva anche individuato eventuali siti dove poter realizzarlo (la cavea naturale che risulterebbe dal parziale sbancamento della villetta di piazza Castronovo, l’attuale mercato coperto del Muricello o uno dei più grandi padiglioni dell’area fieristica), così come anche aveva fatto una stima, oltre che di nuovi posti di lavoro, anche delle potenziali entrate per le asfittiche casse comunali, prevedendo un costo di 2 euro per l’ingresso al Museo su un numero di circa 300.000 persone (200.000 in agosto e 100.000 croceristi da maggio a ottobre) potenzialmente interessate alla visita».

Pertanto, Gioveni è pronto a chiedere alla Commissione Cultura di approfondire la percorribilità della proposta con l’assessore Perna e l’architetto Principato, convinto del fatto che «realizzare in città un “Museo della Machine festive” non può che rappresentare un’importante e fruttuosa attrattiva di tipo turistico-culturale».

 

 

 

 

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