Accorinti Vara

Vara 2013: Accorinti “mattatore” a bordo del ceppo. Scivoloni alla “girata”. Edizione, come sempre, dai grandi numeri

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Accorinti VaraLa maglia di Addiopizzo indossata dal sindaco, un primo cittadino che per la prima volta sale a bordo della Vara nelle vesti di “Capo”, il saluto ai croceristi in via Garibaldi, il rischio corso alla “girata” per alcune cadute, la benedizione dell’arcivescovo La Piana a piazza Duomo e l’intervento finale, a sorpresa, di Accorinti, la conferma delle superpresenze di fedeli e curiosi: sono alcuni “scatti” che hanno condensato l’edizione 2013 della Vara anticipata da numerose polemiche e che si è conclusa nel migliore dei modi. A tenere banco, come sempre, lui, Renato Accorinti che a sorpresa ha fatto da “capovara” togliendo la maglia “Free Tibet” e vestendo quella di Addiopizzo con in mano la bandiera “Viva Maria”. Il sindaco ha voluto dare un messaggio, chiaro e forte, a coloro che in passato dicevano che l’organizzazione non era totalmente “pulita” (oggi alle 11 la conferenza di Addiopizzo). Accorinti è rimasto sul ceppo per tutta la processione, una delle più “veloci” degli ultimi anni. Dietro la Vara, invece, pochissimi esponenti politici: soltanto la presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile e i consiglier Franco Mondello e Libero Gioveni. L’aula è risultata “assente”. A Palazzo del Governo l’abbraccio tra il prefetto Stefano Trotta e il sindaco con il vice Guido Signorino che ha seguito la processione dal balcone della prefettura ed è poi sceso per giungere a piazza Duomo con gli altri esponenti della giunta Patrizia Panarello e Filippo Cucinotta. L’assessore alla Cultura Sergio Todesco ha seguito da vicino le operazioni. Qualche problema si è verificato alla “girata”, ci sono state delle cadute ma per fortuna tutto si è risolto per il meglio e senza grossi guai. Su questo punto ci sarà da rivedere qualcosa nel 2014. Niente luminarie a piazza Duomo e in via Primo Settembre, effetto della “Spending review” comunale che hanno reso l’arrivo molto sobrio. Al termine la benedizione dell’arcivescovo che ha lanciato parole di speranza e unità per cittadini e fedeli e l’intervento finale di Accorinti che ha chiesto alla folla di uscire la parte migliore per cambiare Messina. @Acaffo

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