Vaccini in farmacia e (forse) nei lidi, i prossimi step della lotta al covid-19 in Sicilia

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Vaccini anti-covid in Sicilia nei lidi e in farmacia e dosi anche per i turisti: è questo quanto bolle in pentola alla Regione Siciliana per dare un’ulteriore spinta alla campagna vaccinale che, ad oggi, ha raggiunto la quota di circa 50mila somministrazioni giornaliere. A livello nazionale, l’obiettivo è quello di arrivare a immunizzare l’80% della popolazione entro settembre 2021. In programma anche una graduale eliminazione degli hub.

Con l’apertura delle prenotazioni anche per la popolazione tra i 16 ed i 39 anni la campagna vaccinale sembra aver ricevuto una forte accelerata e da giorni si respira un maggior ottimismo, sia a livello locale che nazionale. Nelle scorse ore, il Commissario per l’Emergenza, Covid-19 Francesco Figliuolo ha reso noti i programmi per le prossime settimane. A questo punto della campagna, ha sottolineato, serve «un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di “vaccinazioni delocalizzate”, molto più capillare e prossimo ai cittadini». L’obiettivo è quello di raggiungere così le fasce d’età più avanzate.

Anche in Sicilia si sta lavorando per portare avanti le somministrazioni e si stanno studiando nuove soluzioni che coinvolgano anche i turisti. Per metà giugno dovrebbero infatti partire le vaccinazioni in farmacia, annunciate già diverse settimane fa, ma non ancora iniziate. Una novità, anticipata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a SkyTg24 riguarda la possibilità di portare il vaccino anti-covid anche nei lidi, utilizzando camper itineranti e gazebo (un po’ come fatto nella provincia di Messina per i piccoli comuni montani). L’idea deve ancora passare il vaglio di Figliuolo.

Entro l’autunno, quindi, secondo i piani di Figliuolo, si dovrebbe arrivare a vaccinare l’80% della popolazione, compresi i 12-15enni e chiudere gli hub. Si passerebbe così dalla gestione commissariale dell’emergenza ad una gestione ordinaria «delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti».

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