Un grande polo fieristico congressuale a forma di delfino con un porto che si innesterà alla foce del torrente Zafferia: questo il progetto da 50 milioni di euro pensato dalla Regione Siciliana per l’area ex Sanderson di Messina. L’idea, però, non sembra andare particolarmente a genio ai cittadini della zona, e a certificarlo è la relazione finale della CoPed Summer School, che lo ha studiato, ha ascoltato il territorio, e ricavato alcune alternative progettuali, più incentrate sul verde e sul benessere dell’ambiente e del cittadino. Il documento è stato presentato oggi in Consiglio Comunale.
Il progetto della Regione Siciliana per l’area ex Sanderson di Messina
Facciamo un passo indietro, anzi due. A novembre 2022 la Regione Siciliana ha illustrato il progetto “U locu da fera”, elaborato per la riqualificazione dell’area ex Sanderson di Messina. L’idea è quella di realizzare una grande Fiera – o polo fieristico-congressuale, che dir si voglia – a forma di delfino; un porto canale posto alla foce del vicino torrente Zafferia; una torre faro panoramica altra circa 90 metri; un ristorante; sale congressi; e così via. Il progetto, del costo di 50 milioni di euro, prevede prima interventi di bonifica, del costo invece di 6,5 milioni di euro.
Cos’è la CoPed Summer School
Il progetto della Regione Siciliana non convince però tutto il territorio. Nei mesi scorsi diverse associazioni si sono riunite con l’obiettivo di attivare un confronto e lanciare una proposta alternativa che possa meglio rispondere alle esigenze dei residenti (della zona, ma non solo). Il dibattito è stato promosso in particolare dall’Associazione Ionio – Circolo Arci e dalla Pro Loco Messina Sud che, insieme a Parliament Watch, all’Università Statunitense di Memphis in partnership con l’UMASS Boston e l’Università degli Studi di Catania, hanno dato il via alla CoPed Summer School 2023 (Community Planning and Ecological Design), ovvero un progetto di ricerca-azione di livello internazionale.
Il risultato di questo confronto, svoltosi secondo i principi della democrazia partecipata, ha portato alla redazione di un documento condiviso, nato dall’interlocuzione e dall’ascolto di circa 500 cittadini, con la collaborazione di professionisti del settore, anche sulla scorta di esempi di riqualificazione di aree simili a quella dell’ex Sanderson.
D’Avella: «Scelta perdente della Regione»
La relazione è stata presentata oggi, martedì 27 giugno, in Consiglio Comunale. Prima di presentare la propria proposta, i rappresentanti della CoPed Summer School hanno puntualizzato quelle che sono, a parer loro, alcune delle debolezze del progetto regionale: «Dalle attività di ricerca e analisi che abbiamo svolto – ha spiegato Giuseppe D’Avella per Parliament Watch –, non sembra esserci stata alcuna interlocuzione da parte della Regione Siciliana né con la comunità né con l’amministrazione locale. Si tratta di un progetto calato dall’alto e destinato ad avere un forte impatto sul territorio. La scelta di una monofunzione congressuale è predente, esempi analoghi in altre parti d’Italia sono oggi abbandonati. Il polo congressuale potrebbe anche attirare visitatori, ma in una città con un elevato tasso di spopolamento forse si dovrebbe pensare di più ad attrarre residenti e a trattenerli».
Importante, sottolinea D’Avella, anche l’aspetto ambientale: «Dai documenti non emerge alcuna informazione su come trattare le problematiche ambientali, aspetto fondamentale soprattutto in un luogo in cui le preoccupazioni sono tante, da quella legata all’amianto a quella legata all’erosione costiera. Tra l’altro – ha aggiunto –, è visibile una sconnessione tra la forma e l’aspetto del progetto regionale e quello degli edifici della zona di Messina Sud. Inoltre, abbiamo chiesto al Comune dati di mortalità della zona, ma non li abbiamo ricevuti perché pare sia una pratica molto lunga. Sono dati pubblici che abbiamo chiesto con lungo anticipo».
I (contro)progetti per l’area Ex Sanderson di Messina
A spiegare i progetti, la professoressa Laura Saija e il professor Antonio Raciti. La CoPed Summer School ha lavorato su sei ambiti principali nell’ambito dei quali si snodano i quattro progetti pilota, ideati secondo un processo progressivo e integrato di interventi da portare avanti nel tempo, da quello di più facile attuazione nel breve periodo, al lungo periodo. I sei ambiti sono: la qualità della vita e servizi, l’ambiente, la cultura e il patrimonio storico, la mobilità, le attività produttive, l’organizzazione della società civile. In sostanza, l’obiettivo è di “prendere più piccioni con una fava” e realizzare progetti che possano portare avanti più obiettivi contemporaneamente.
Di seguito, i quattro progetti pilota:
- Fabbrica Tre – è un progetto di aggregazione di comunità che utilizza tutte le azioni che si possono fare attorno al patrimonio e alla memoria per aumentare l’ingaggio della comunità e generare processi culturali che usano la memoria per progettare il futuro. L’obiettivo è creare un “Eco-museo”, ispirato all’“Eco-museo del mare – Memoria viva” di Palermo, uno spazio polifunzionale che attragga sia la comunità che le persone che vengono da fuori;
- Fiumana – è un progetto di riconnessione di quell’area della città col mare;
- Millemestieri per Tremestieri – un hub di artigianato sociale, che sia in grado di integrare spazi comuni e spazi produttivi, valorizzando e legandosi al tessuto locale;
- Eco-Social Park – un bio-parco, che eleva la qualità dell’area, mitiga la temperatura e aiuta a tutelare la natura presente.
Il tutto, chiaramente, una volta fatta la bonifica.
Cos’ha deciso il Consiglio Comunale
A portare la questione in Consiglio Comunale a Messina, oltre ai rappresentanti della Coped Summer School, è stato il consigliere Felice Calabrò (Pd), che ha proposto di disporre un ordine del giorno per accogliere in qualche modo la proposta e farsene portavoce alla Regione Siciliana. La proposta è stata accolta anche dal presidente del Consiglio Comunale, Nello Pergolizzi, e dall’assessore e vicesindaco Salvatore Mondello (ma con alcuni correttivi). Chiusi i lavori intorno alle 16.00 di oggi, si provvederà a redigere il documento che poi sarà votato in Aula.
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