Una corsa in più per i pendolari sullo Stretto di Messina: Uil e Uil FLP scrivono a Musumeci

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Uil e Uil FPL scrivono al presidente della Regione Nello Musumeci per chiedere un aumento delle corse dei traghetti sullo Stretto di Messina. La riduzione attualmente vigente, spiegano i sindacati, mette in difficoltà i tanti pendolari che giornalmente viaggiano tra la Sicilia e la Calabria per raggiungere il posto di lavoro. Per questo motivo, le due organizzazioni chiedono di rivedere il numero di corse attuali e aggiungerne una di andata e ritorno.

A dare voce alle proteste di molti lavoratori, a nome dei sindacati, sono il Segretario generale UIL Messina, Ivan Tripodi, il Segretario generale UIL FPL, Pippo Calapai, e Mario Salvatore Macrì, Coordinatore dell’Area medica UIL FPL, che sottolineano il «sempre maggiore disagio e le crescenti tensioni che vivono i tantissimi operatori sanitari calabresi impegnati nelle strutture ospedaliere della provincia di Messina, nonché di tutti i pendolari dello stretto, i quali giornalmente raggiungono la sponda messinese per esclusivi motivi di servizio».

Se da un lato, Caronte&Tourist, in una nota, ha dato la propria disponibilità ad aggiungere una corsa alla tabella di marcia, l’ok deve arrivare dai Ministri delle Infrastrutture e Trasporti, della Salute e dal Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, cui oggi si rivolgono i sindacati. L’obiettivo è quello di ottenere una corsa giornaliera in più con partenza alle 12.00 da Villa San Giovanni per Messina e successiva partenza alle 14.00 da Messina per Villa San Giovanni.

«Si tratta – hanno aggiunto i dirigenti sindacali – di una questione di banalissimo buon senso poiché in corrispondenza con il turno lavorativo delle ore 13.00 che coinvolge moltissimi lavoratori della sanità (e sicuramente anche tanti altri lavoratori di vari settori), non viene garantita alcuna corsa da Villa S. Giovanni-Messina e viceversa; tale situazione costringe, pertanto, i numerosi lavoratori a partire con la corsa delle ore 8.00, obbligando gli stessi, prima di iniziare il turno lavorativo delle 13.00, a permanere inoperosi per parecchie ore e, per di più, con un elevato rischio di ulteriore diffusione del contagio da COVID-19».

«In tal senso – concludono Uil e Uil FPL –, nel ribadire l’impellente necessità della vicenda in questione, reiteriamo la richiesta affinché i Ministri delle Infrastrutture e Trasporti, della Salute e il Presidente Musumeci autorizzino celermente l’aumento delle corse delle navi traghetto da parte della società Caronte & Tourist».

 

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