Tramandare le tradizioni e far conoscere alle nuove generazioni quel mondo rurale che ormai appare lontano, ma che può offrire e creare nuove opportunità: questo l’obiettivo del “Museo del Contadino”, progetto del Comune di Gioiosa Marea insieme all’Università degli Studi di Messina, che ha ottenuto un finanziamento di quasi 100mila euro. Tutti i dettagli.
Il progetto, seguito dal Gal Nebrodi Plus, prevede la riqualificazione e la trasformazione in un museo dedicato al mondo contadino dell’ex scuola elementare di contrada Landro, a Gioiosa Marea, e sarà realizzato grazie all’accordo di partenariato sottoscritto dal Comune di Gioiosa Marea, dal Dipartimento di Civiltà antiche e moderne (Dicam) di UniMe (che ha offerto supporto tramite il prof. Marcello Mollica), le Associazioni “La Spiga”, Rangers International, “Il Meliuso” e la società cooperativa “Santa Margherita”. I fondi derivano dalla misura 19 – Sottomisura 19.2 della Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo (SSLTP) del “Sistema Nebrodi 2014/2020” Azione 3.1 “Sostegno alla tutela e riqualificazione del patrimonio culturale e naturale”.
Obiettivo dell’iniziativa, si diceva, è quello di valorizzare la cultura contadina e farla conoscere attraverso mostre d’arte e fotografiche, esposizioni, degustazioni, eventi speciali e visite guidate. Attraverso queste iniziative si punterà anche a far luce e valorizzare tutta l’area circostante di Gioiosa Marea, ricca di testimonianze storiche e culturali, come il santuario di contrada Acquasanta, dove le agiografie sostengono essere nata nel IV secolo la martire Febronia, patrona della città di Patti.
Soddisfatto il sindaco di Gioiosa Marea, Giusi La Galia, che ringrazia: «Il Gal Nebrodi Plus per il supporto tecnico, l’Università di Messina per il fondamentale contributo di approfondimento storico e antropologico nella stesura del progetto e tutte le associazioni coinvolte che sono impegnate nella quotidiana valorizzazione delle peculiarità del territorio. L’obiettivo – aggiunge – non è solo quello di far conoscere ai visitatori la nostra storia e di far apprezzare prodotti e tradizioni, ma anche quello di creare opportunità per stimolare i giovani a spendersi per lo sviluppo del territorio».
A commentare anche il rettore dell’Università di Messina, il prof. Salvatore Cuzzocrea: «Fin dall’inizio del mio mandato – dichiara – abbiamo lavorato con la governance e con tutta la Comunità Accademica per mettere al servizio del territorio le nostre competenze. Questo progetto che si realizza a Gioiosa Marea è la testimonianza che possiamo lavorare bene per contribuire a diffondere conoscenza partendo dalle nostre origini. Importante anche l’obiettivo di formare i giovani e renderli protagonisti nel luogo dove sono nati e cresciuti. Il nostro Ateneo darà tutto il supporto necessario così come è accaduto già in tanti altri progetti sul territorio».
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