«Accettiamo il guanto di sfida». È questa la risposta definitiva di Uil Messina alla proposta del Sindaco De Luca di confrontarsi pubblicamente sui punti del duro commento del sindacato a questo primo anno di Amministrazione comunale.
Tutto ha avuto inizio quando, lunedì scorso, Uil Messina ha diffuso il commento su quanto fatto dall’Amministrazione De Luca in questi 12 mesi di carica, definendola «un totale flop».
«Potrei accettare un confronto pubblico sull’argomento» ha replicato il Sindaco, che ha spiegato che ci vorranno almeno 2 o 3 anni di Amministrazione per vedere i veri risultati del lavoro fatto.
Uil Messina ha cosi deciso di rispondere all’invito del primo cittadino: «Il confronto, nonostante il diluvio di ingiurie ed offese personali ricevute in questi mesi, è parte fondamentale del nostro modus operandi ed è scolpito nel dna del nostro Sindacato. Noi non ci nasconderemo mai, né siamo mai scappati da qualsivoglia discussione o trattativa, anche con i peggiori personaggi. In tal senso, consci della forza proveniente da argomenti e fatti incontrovertibili, accettiamo il guanto di sfida e siamo pronti a confrontarci con il sindaco di Messina. Lasciamo a lui la scelta della data, del luogo e dell’orario, giorno o notte compresa, durante il quale ribadiremo, confortati dai fatti concreti, la nostra oggettiva valutazione assolutamente negativa sulla giunta De Luca».
«È, però, opportuno ricordare al distratto Sindaco – si legge in conclusione della risposta del segretario generale del sindacato, Ivan Tripodi – che la Uil Messina non ha lobbies o interessi di qualsiasi natura da difendere. Il sindaco stia sereno e se ne faccia una ragione: l’unica “lobby” che, senza se e senza ma, la Uil ha l’onore e l’orgoglio di rappresentare è quella dei cittadini e dei lavoratori messinesi, nonché dei disoccupati, dei giovani e dei pensionati. Pertanto, in piena ed assoluta sintonia con l’umore e le valutazioni dei cittadini di Messina, ribadiamo che il primo anno di amministrazione De Luca è decisamente fallimentare. Del resto, i miseri 8.000 voti preferenza ottenuti alle elezioni europee dalla candidata (quasi una controfigura) del sindaco De Luca rappresentano l’inequivocabile cartina di tornasole rispetto ad una gestione il cui indice di gradimento, tra i messinesi, è ormai ridotto al lumicino».
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