Navi sullo Stretto

“Tremestieri inefficiente per gli sbarchi”: le Compagnie rispondono a Pizzino

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Navi sullo StrettoLa Terminal Tremestieri, con una nota inviata anche al Sindaco, all’Assessore ai trasporti, al prefetto, ai comandanti di Polizia Municipale, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto,  alle società di navigazione che operano sullo Stretto e alle associazioni di categoria dell’autotrasporto, ha risposto alla lettera di ieri del dipartimento mobilità urbana con la quale si richiamava la “Procedura in deroga prevista dall’ordinanza sindacale n. 279 del 29.12.2010”.

La lettera in parola, scrive il Direttore Tecnico Luigi Genghi, richiama ad attenersi scrupolosamente a una procedura che tuttavia dev’essere utilizzata in caso di emergenza, ovvero “in occasione di temporanea inagibilità degli approdi di Tremestieri” certificata dall’Autorità Marittima.

            “Ma la situazione attuale – prosegue la nota – non appare come una “emergenza” cui fare fronte applicando la procedura prevista dall’ordinanza sindacale richiamata nella nota pervenuta del Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità. L’approdo di Tremestieri opera, infatti, ordinariamente  da almeno tre anni al 50 per cento delle proprie potenzialità, generando una casistica che fu perfettamente normata dall’Ordinanza Sindacale del 18 ottobre 2006, ispirata dall’intento di “limitare possibili fenomeni di inquinamento acustico ed atmosferico con conseguenti eventuali disturbi alla quiete pubblica e possibili danni alla salute dei cittadini” derivanti in buona sostanza dalla saturazione delle aree di sosta dei mezzi commerciali e dalla conseguente lunga tempistica d’attesa”.

Per cui, conclude la Terminal Tremestieri: “c’è un’ordinaria situazione di inefficienza dell’approdo di Tremestieri, che va affrontata giusta la procedura prevista dall’ordinanza n. 459 del 18 ottobre 2006; ci sono state ( e potranno, ovviamente, riproporsi) situazioni di emergenza cui si è correttamente risposto e si continuerà a rispondere con l’osservanza dell’Ordinanza n. 279 del 29.12.2010.E, per l’appunto, è secondo le procedure testé citate che la scrivente sta operando e continuerà a operare”.

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