Quindici giorni di tempo per i dirigenti responsabili delle Unità Operative del Policlinico Universitario: è quanto ha concesso il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Giuseppe Pecoraro, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 39 del 2013, per sapere se i funzionari a capo delle strutture operative del nosocomio di viale Gazzi abbiano eventuali cause di incompatibilità di incarichi e di inconferibilità di compiti presso le Pubbliche Amministrazioni. Il decreto segue la legge 190 del 2012 che emana disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità negli enti pubblici. Se i dirigenti, eventualmente interessati, non seguiranno le disposizioni decadranno dall’incarico e il contratto sarà sciolto. In caso di incompatibilità le disposizioni del decreto legislativo prevedono il collocamento in aspettativa dei dipendenti. In caso, invece, di omessa comunicazione di eventuali cause di inconferibilità e incompatibilità, se successivamente accertate dagli uffici, porteranno alla decadenza automatica dall’incarico con responsabilità penale, disciplinare ed erariale. L’inconferibilità nasce – secondo il decreto 39 – in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione anche con sentenza non passata in giudicato. Ma nel provvedimento legislativo si trovano tanti altri esempi di non assegnazione di incarichi dirigenziali. L’incompatibilità riguarda invece gli incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico e le cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalle pubbliche amministrazione e dallo svolgimento di attività professionale. Una volta ricevuta la nota di Pecoraro tutti i dirigenti delle Unità Operative dovranno fornire agli uffici del commissario la dichiarazione richiesta. Il decreto legislativo 39 non si applica al personale dirigente che non esercita tipiche funzioni dirigenziali come funzioni di natura professionale, di staff, di consulenza e di studio e Ricerca. @Acaffo
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